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Conto corrente, dal 1° febbraio pagheremo di più +12 euro all’anno per il canone, +0,50 euro di spesa per le operazioni. Le contromosse

Avere dei risparmi da conservare per i propri progetti è importante per tanti consumatori italiani. Non è un caso che tanti, in questo periodo, decidano di trovare il conto di deposito più conveniente, per tenere i risparmi al sicuro e nello stesso tempo raccogliere gli interessi. Chi invece vuole gestire comodamente i propri soldi, può confrontare i migliori conti correnti alla ricerca di quello che offre le condizioni più vantaggiose.

Condizioni mutate

Su questo fronte, purtroppo, sono in arrivo novità non positive. Con l’inizio del 2014 gli istituti bancari hanno iniziato ad inviare ai correntisti delle lettere che avvertono i propri clienti di un cambio di condizioni sui propri conti, un cambio che rischia di essere molto pesante. Per esempio verrà introdotto un aumento di un euro al mese del canone del conto corrente, di 12 euro in più per la tenuta conto annua e di 0,50 euro per la registrazione di ogni operazione, solo per fare qualche esempio.

Dal primo febbraio

La data di entrata in vigore è stata fissata per l’1 febbraio per la maggior parte degli istituti.Ecco cosa si legge in uno dei testi delle lettere: “le modifiche di seguito riportate delle condizioni applicate ai contratti si rendono necessarie a causa dell’incremento dei prezzi di mercato e delle conseguenti ripercussioni sui costi dei beni e servizi”.

Le quattro cose da fare

Secondo le banche quindi si tratterebbe di rincari inevitabili: cosa possono fare allora i risparmiatori italiani? Per prima cosa cercare di far sentire la propria voce mettendo in atto poche semplici mosse.

– Nel caso si riceva la lettera tanto temuta, prima della scadenza indicata, recarsi in banca dal funzionario che ci è stato segnalato come la persona incaricata di seguire il nostro conto. Se il nome non è indicato nella lettera o nessuno vi segue, si può richiedere di parlare con il Direttore e farsi successivamente assegnare un funzionario che possa farlo.

– Con il funzionario si devono controllare (anche se dovreste farlo almeno due volte l’anno) le condizioni praticate al vostro conto in modo minuzioso.

– A questo punto si potrà verificare quanto peserebbero i rincari sul conto calcolandoli sulle attività (operazioni ecc.) dello scorso anno, in modo da capire se i costi saranno insostenibili.

– Dati alla mano, si può avere uno scenario concreto, e nel caso trattare sapendo che quanto indicato nella lettera rappresenta le condizioni base, le quali possono essere modificate in base alla tipologia del cliente e al tipo di attività che svolge o categoria alla cui appartiene. Ricordiamo che la vostra banca ha tutto l’interesse a tenere un cliente, soprattutto in un momento come quello che stiamo attraversando, anche perché modificando il contratto il titolare del conto può chiuderlo senza spese dentro la data di entrata in vigore delle nuove condizioni.

Questo articolo è stato fornito da SuperMoney, portale di comparazione multicomparto
fonte: il salvagente.it

 

 

4 risposte

  1. La prima cosa da fare, secondo me è memorizzare bene da che pulpiti, sono partiti i nuovi aumenti di tasse, il PD di RENZI/LETTA, NCD DI ALFANO, e SCELTA CIVICA, cosi si potrà ricordare, al momento del voto, chi sono gli avversari del popolo ITALIANO, che hanno affamato l’ITALIA e creato milioni di disoccupati, la loro parola d’ordine è tassare…gli altri per poter….governare noi… ricordo i ministri dei vari scandali….ancora incollati alle loro poltrone.

  2. Per sistemare ‘sti delinquenti di banchieri c’è un unico sistema: passare ad una banca online tipo Ing Direct (Conto Corrente Arancio) così, oltre a non pagare nulla, si risparmia anche il bollo statale; e che vadano in malora, dispiace solo per i bancari che oramai sono a rischio come buona parte di tutti i dipendenti.

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