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Calo consumi frutta e verdura, 8 italiani su 10 mangiano cibi scaduti

Roma – Calano i prezzi di frutta e verdura e calano i consumi: 8 italiani su 10 per non acquistare sono disposti a mangiare cibi scaduti. È quanto afferma Coldiretti nel commentare i dati Istat relativi alla misura di inflazione nel secondo semestre del 2014. Per la prima volta dall’inizio del 2005 i prezzi dei prodotti alimentari non lavorati come frutta e verdura fanno segnare un calo dell’1,5%. Un effetto dovuto al crollo dei consumi ai minimi storici che colpisce soprattutto le classi meno abbienti. “La ridotta capacità di spesa è confermata – sottolinea Coldiretti – dal fatto che le persone in condizioni di povertà assoluta hanno raggiunto il record di 6 milioni e 20mila individui nel 2013. In tale situazione più di otto italiani su dieci, l’81%, per non acquistare sono arrivati a non buttare il cibo scaduto e a mangiarlo, con una percentuale che è aumentata del 18% dall’inizio del 2014”.

Secondo quanto riferito da Coldiretti, la spirale negativa della deflazione ha portato i consumi di frutta e verdura a diminuire di oltre il 30% rispetto agli ultimi 15 anni, per un quantitativo che nel 2014 è sceso addirittura ben al di sotto del chilo al giorno per famiglia, un valore inferiore a quelli raccomandati dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Secondo il rapporto Istat/Cnel 2013 sul benessere in Italia – continua Coldiretti – solo il 18,4% della popolazione ha consumato quotidianamente almeno quattro porzioni tra frutta, verdura e legumi freschi che garantiscono l’assunzione di elementi fondamentali della dieta come vitamine, minerali e fibre. Il calo è ancora più preoccupante per bambini e adolescenti: il numero di coloro che mangiano frutta e verdura a ogni pasto è sceso al 35% a fronte del 37 nel 2012, mentre quelli che la mangiano una volta al giorno sono passati al 35% contro il 39”.

Si registra poi un aumento di coloro che non l’assumono o lo fanno un massimo di 2 volte a settimana (31% contro il 24). Gli agricoltori della Coldiretti sono impegnati in una mobilitazione nei confronti dei consumatori per uscire da questa situazione insostenibile e dare a tutti la possibilità di consumare la componente più importante della dieta estiva degli italiani.

(fonte LaPresse)

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