Mentre l’Italia (e il mondo intero) continuano la loro battaglia contro il CoronaVirus, c’è un aspetto che sta passando in secondo piano ma che merita una riflessione: il crollo del prezzo del petrolio, che ha raggiunto ormai i minimi storici, non è accompagnato da un adeguato decremento del costo del carburante. Perchè? “E’ da qualche tempo che seguiamo le oscillazioni del prezzo al barile e il contestuale prezzo del costo al litro della benzina – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – e ci stiamo rendendo conto che, come sempre, non esiste alcuna proporzione diretta fra i due andamenti. La “verde” ormai dovrebbe costare meno di un euro, invece la troviamo ancora a costi molto più alti. La domanda sorge spontanea: perchè quando il costo del petrolio aumenta quasi contemporaneamente si alza anche quello del carburante in modo proporzionale e invece non accade mai il contrario?”. In effetti la situazione sembra paradossale anche se è noto che sul prezzo finale del carburante incidano in gran parte tasse e accise. Di contro, “al di là delle imposte – continua Garofolini – si intravede anche una scelta precisa di chi vende la verde e il diesel. Una scelta che di sicuro dipende anche dalla crisi di questo periodo, con le macchine ferme in garage e gli affari a picco per i distributori. Ciò non toglie che ci attendiamo un ribasso deciso dei prezzi alla pompa e monitoreremo continuamente la situazione come nostra abitudine”.