Dall’ 8 luglio, il giorno del “tornado”, il telefono fisso della sua pizzeria Luna e Pomodoro di San Liberale (Marcon) non squilla più a causa di un guasto al router. E da quel giorno il titolare del locale, Nicola Corno, attende che il gestore della telefonia, Teletu-Vodafone, sistemi la situazione. Nel frattempo gli affari sono crollati, soprattutto durante il week end, dato che in quella frequentatissima pizzeria l’80% della clientela prenota il tavolo per telefono oppure ordina la pizza da asporto, per poi ritirarla all’ora stabilita. Ora Corno, stanco dell’attesa e delle tante rassicurazioni non soddisfatte, ha deciso di rivolgersi all’Adico, associazione difesa consumatori, sia per intimare l’immediata sostituzione del router, sia per valutare la possibilità di un indennizzo, visto le perdite economiche subite.
“Mercoledì 8 luglio – spiega il titolare della pizzeria – probabilmente a causa della tromba d’aria, il router s’è rotto e il telefono ha smesso di funzionare. Giovedì è il nostro giorno di chiusura, così ho contattato Teletu-Vodafone venerdì, chiedendo di sistemare la situazione. Mi hanno indicato cosa fare, ma senza successo, così mi hanno detto che nell’arco di qualche giorno mi avrebbero inviato un nuovo router. Io ho spiegato che la mia attività commerciale dipende tantissimo dal telefono, perché i miei clienti sanno che nel mio locale, essendo sempre molto affollato, è meglio prenotare. In più tantissime persone ordinano la pizza e poi vengono a prendersela”. Il router, a quanto pare, è stato consegnato alla ditta di spedizione Bartolini il 14 luglio ma “non è stato trovato l’indirizzo della mia pizzeria, ed è dunque tornato indietro. A oggi, pur dopo innumerevoli solleciti, sono ancora in attesa che me lo portino. Intanto, soprattutto nel week end, ho perso trequarti della consueta clientela. In molti pensano che siamo andati in ferie”. Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, non ha dubbi. “Troppo spesso i gestori telefonici ma anche i fornitori di energie e di gas sembrano disinteressarsi dei propri clienti – commenta -. Non per niente gli utenti si ritrovano spesso a parlare con i call center e vengono rimbalzati da un operatore a un altro. In questo caso il problema è ancora più grave, perché si tratta di una attività commerciale ben avviata che basa gran parte del suo lavoro sulle prenotazioni telefoniche, sia del tavolo, sia della pizza da asporto. Tramite il nostro ufficio legale, oltre all’ immediata sistemazione del router, chiederemo anche un indennizzo perché il disservizio prolungato ha provocato un danno economico rilevante al nostro assistito”.
