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Da lunedì scorso le aziende possono sospendere le forniture di luce, acqua e gas agli utenti morosi. Garofolini: “Scelta sbagliata, il blocco deve essere prorogato almeno fino a settembre”

Nella miriade di provvedimenti che stanno caratterizzando questo difficilissimo momento storico, sta passando in secondo piano una situazione che richiede un immediato intervento. Da lunedì scorso, infatti, non è più valido il blocco delle procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua, così come determinato dall’Arera ancora nella fase 1 dell’emergenza. Insomma, ora i fornitori possono intervenire nei confronti delle famiglie “morose” o “inadempienti”, staccando luce e gas o togliendoli l’acqua. Adico, dunque, lancia un accorato appello affinché il blocco venga ristabilito almeno fino a settembre per evitare di aggiungere ulteriori tensioni in una comunità già minata dalle restrizioni del lockdown. “Tanti cittadini hanno difficoltà a pagare la bolletta perché hanno perso il lavoro e attendono la cassa integrazione o altri aiuti economici – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – dobbiamo pensare a loro perché sono loro le prime vittime di questa situazione. E’ necessario sospendere ancora le procedure almeno per tutta l’estate”.  

Certo, è pur vero che le aziende devono avviare le procedure di costituzione in mora dei clienti/utenti finali rispettando i tempi di preavviso previsti dalle regole settoriali (energia, gas, acqua). La prima comunicazione di sollecito o di costituzione in mora deve contenere l’offerta al cliente/utente di poter rateizzare i relativi importi senza il pagamento di interessi. Non solo. Per gli utenti del servizio idrico con usi diversi dal domestico, i gestori possono offrire la rateizzazione del pagamento delle fatture non ancora scadute al 4 maggio 2020 (e comunque con scadenza entro il 31 maggio 2020), nonché di quelle emesse tra il 4 maggio 2020 e il 31 maggio 2020. “Ma tutto ciò non è sufficiente – conclude Garofolini – a nessuno in questo momento va tolta la fornitura. Sarebbe un dramma. Fra l’altro si dovrebbe anche prevedere la riduzione di oneri di sistema e accise anche sulle bollette domestiche, mentre ora il dl Rilancio concede tale opportunità solo alle imprese con consumi superiori ai 3 chilowatt”.

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