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Da Zelarino a Marghera qualità dell’aria pessima. L’allarme di Adico: “in pericolo la salute dei cittadini. Serve subito una centralina di rilevamento in via Paccagnella”

MESTRE. La salute prima di tutto. L’assioma rimarcato con forza anche dalla nostra Costituzione dovrebbe essere alla base delle politiche antismog di qualsiasi amministrazione locale. A Mestre, però, la lotta all’inquinamento, soprattutto in alcune zone della città, appare tutt’altro che risoluta e a farne le spese sono soprattutto gli abitanti della zona che va da Zelarino a Marghera, comprendendo Gazzera e Chirignago. Adico – in collaborazione con il gruppo Zelarino e dintorni di Marino Zorzetto che tramite l’associazione sta portando avanti molte battaglie per tutelare i residenti dell’area – torna a chiedere con forza una centralina per il rilevamento delle polveri sottili fra il cimitero di via Paccagnella e il nuovo Iperlando. La zona, come segnalano da tempo i cittadini, è immersa in una cappa di smog e le due stazioni Arpav piazzate in via Tagliamento e in via Beccaria descrivono in modo impietoso questa situazione di pericolo. Negli ultimi dieci giorni (dall’ 11 al 20 gennaio), infatti, le due centraline hanno decretato la scadente qualità dell’aria, tranne mercoledì 12 quando i valori sono risultati nella norma e il 15, quando invece l’aria era “pessima” secondo gli standard presi in esame per sancire le diverse limitazioni del traffico. Anche questa mattina, venerdì 21, i primi rilevamenti di quelle centraline testimoniano i notevoli sforamenti dei limiti di emissione.

“Il blocco della auto crea sempre malumori, lo sappiamo benissimo – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. E da tempo diciamo che questo unico provvedimento non basta. E’ impensabile però non fare nulla per affrontare almeno la situazione della zona compresa fra Zelarino e Marghera. Qui ci sono i centri commerciali, fra cui il nuovissimo Iperlando, l’ospedale e due arterie trafficate come via Miranese e via Castellana. Una centralina vicino al cimitero sarebbe utilissima per tracciare il quadro definitivo della situazione e per questo i cittadini hanno manifestato alcuni mesi fa, finora inascoltati. Il timore è che l’amministrazione abbia a cuore più la pur legittima tutela degli interessi di alcune categorie economiche che la qualità dell’aria. Noi invece insistiamo: la salute prima di tutto”.  

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