Meno oneri burocratici per chi ristruttura. In attesa che il governo confermi ufficialmente la proroga a tutto il 2015 dell’ecobonus (sconto fiscale del 65% sugli interventi di riqualificazione energetica, mentre quello sui lavori di semplice ristrutturazione scende dal 50% al 40%), arrivano le semplificazione per chi decide di eseguire lavori importanti su uno o più appartamenti.
Sgravi per l’ambiente e la messa in sicurezza
Nel frattempo Palazzo Chigi ha approvato per il 2015 gli sgravi fiscali tra il 50 e il 65% a tutto il territorio nazionale per la spesa sostenuta negli interventi di adeguamento e consolidamento antisismico, fino a una spesa massima di 60.000 euro, cumulabili con gli sgravi fiscali sulla riqualificazione energetica.
Permessi addio
Le novità principali riguardano però chi deve frazionare un immobile o accorparne due o più, con un iter più snello e meno oneroso dal punto di vista economico.
I lavori dovranno essere preceduti da una semplice comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila o Cial). Non servirà più, in altre parole, il permesso del Comune (con tempi lunghi e oneri di costruzione da pagare) ma basterà la dichiarazione di un professionista (geometra, architetto o ingegnere) che si assume l’onere di garantire la regolarità del progetto. La comunicazione che può arrivare prima dell’inizio dei lavori, durante o alla fine (con una sanzione pecuniaria nell’ordine degli 80 euro).
Manutenzione straordinaia, le novità
Nei lavori di manutenzione straordinaria rientrano gli interventi che modificano la pianta dell’immobile ma senza aumentarne la superficie utile: spostamento di una tramezza, apertura di una porta. In questo caso, come per il frazionamento e l’accorpamento, servirà una comunicazione di inizio lavori asseverata da parte di un professionista, che assicuri la stabilità della struttura.
di Giulia Nitti
fonte: ilsalvagente.it
