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DECOLLA IL MERCATO IMMOBILIARE DI TREVISO, COMPRAVENDITE AUMENTATE DEL 20% IN CRESCITA DEL 40% ANCHE I CASI DI LITI CONDOMINIALI SEGUITI DA ADICO

TREVISO. Il mercato immobiliare del Comune di Treviso e della provincia mostra chiari segnali di ripresa. Secondo una indagine svolta dall’Adico elaborando i dati dell’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, nel primo semestre 2015 il capoluogo della Marca ha registrato un aumento delle vendite superiore al 20% rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre in provincia la crescita è decisamente più contenuta (6%). Le famiglie tornano a comprare casa, insomma, come dimostrano pure le percentuali di crescita (+30% nel 2014) delle erogazioni di mutui da parte delle banche. Fra gennaio e giugno in provincia sono state vendute 2.638 abitazioni, 150 in più del primo semestre 2014; nel capoluogo sono state acquistate 380 case, una settantina in più rispetto all’anno prima. “I segnali sono positivi – commenta Carlo Garofolini, presidente di Adico – ma la crisi ha comunque minato un settore che dal 2008 in poi ha visto crollare le compravendite. La nostra indagine evidenzia che in provincia la diminuzione delle compravendite fra il 2008 e il 2015 è di circa il 45%, nel capoluogo del 31,8%”. Per quanto riguarda i prezzi, negli ultimi tre mesi (dati Osservatorio Immobiliare del portale Caasa.it) non si rilevano particolari variazioni. La Marca ha un costo degli appartamenti di circa 1.700 euro a metro quadrato. Un valore abbastanza uniforme in tutti i comuni della provincia dove in circa metà dei casi il prezzo medio è compreso tra 1.550 e i 1.800 euro a metro quadro. Tra le città della provincia, quella con le quotazioni immobiliari più convenienti per gli appartamenti è Sarmede (850 euro a metro quadro), mentre raggiunge le quotazioni più elevate Treviso (2.100 euro).

Mentre il mercato immobiliare è in espansione dopo anni di tracollo, crescono anche le liti condominiali. In particolare, fra inquilini e proprietari delle case per problemi di morosità o con gli amministratori per problemi legati ai costi condominiali. Non mancano neppure le liti fra inquilini, scaturite solitamente da eccessivi rumori, utilizzo improprio degli spazi comuni, spese impreviste per manutenzioni ordinarie e altro ancora. Lo sportello “sfratti e condominio” dell’associazione sta seguendo 53 casi fra gennaio e giugno del 2015, contro i 38 dello stesso periodo del 2014 (+39,5%).

 

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