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Domani sciopero di 24 ore nel trasporto pubblico

Domani sarà un altro venerdì nero per gli utenti di servizi pubblici italiani. Per lo sciopero generale proclamato da Orsa e Usb che riguarderà in particolare i trasporti, la scuola e il pubblico impiego, contro le nuove politiche applicate in tema di lavoro dal governo Renzi.
E al quale aderiranno anche i dipendenti dell’Anas, i Vigili del fuoco, degli enti pubblici e della sanità: in tutti questi settori saranno assicurati solamente i servizi minimi indispensabili.
Non a caso sono in programma dei cortei in tutte le principali città italiane: a Roma si parte alle 9,30 da piazza dell’Esquilino, a Milano alle 9,30 da piazza San Babila.

Stop a bus, tram e metro

Una mobilitazione che di certo provocherà numerosi disagi agli utenti del trasporto pubblico. Soprattutto nelle grandi città dove lo sciopero sarà di 24 ore: si fermano quindi in mezzi Gtt a Torino, Atm a Milano, Atac a Roma e così via.
Gli orari dello sciopero variano da città a città e non sono ancora stati comunicati dalle varie compagnie. Dovrebbero seguire comunque gli orari consueti degli scioperi con le fasce di garanzia garantite negli orari più critici della giornata.
A Roma coinvolgerà i dipendenti di Atac, Roma Tpl e Roma Servizi per la Mobilità. Saranno quindi a rischio nella capitale bus, tram, metropolitane e ferrovie.

8 ore di sciopero nelle ferrovie

Nelle Ferrovie dello Stato e in Trenord lo sciopero sarà invece di 8 ore: dalle 9 alle 17. Nella medesima fascia oraria, inoltre, si fermerà anche il treno “Malpensa Express”.
Trenitalia comunque ci tiene a precisare che “Sono garantiti alcuni treni a lunga percorrenza, nei giorni feriali e nei festivi. I treni che si trovano in viaggio a sciopero iniziato arrivano comunque alla destinazione finale se è raggiungibile entro un’ora dall’inizio dell’agitazione sindacale”.

 

di: Franco Pennello
fonte: ilsalvagente.it

2 risposte

  1. Naturalmente a questo sciopero parteciperanno al 100% tutti coloro che timbrano i cartellini inizio lavoro per gli altri come pure quelli che si fanno timbrare i cartellini inizio lavoro dagli altri. Mi riferisco a tutta questa gentaglia che nonostante siano stati smascherati e beccati, ancora ad oggi si fregano lo stipendio. Per questa gentaglia si deve faro lo scipero per il mantenimento dell’art.18? Chi lavora onestamente non dove avere paura, chi si ruba lo stipendio invece ha paura e non vuole l’abolizione dell’art.18

  2. ma non vogliono capire che siamo noi i datori di lavoro del pubblico impiego e non renzi? noi siamo gli operai del settore privato che non abbiamo piu un lavoro perchè le nostre imprese sono fallite e non possiamo piu versare tasse allo stato che non ha piu danaro per il settore pubblico, cosa vogliamo fare? se continuiamo su questa strada lo scontro sociale sarà inevitabile. devono tagliarsi lo stipendio e se necessario andare a casa abbiamo una spesa pubblica che supera quella di germania e francia messe assieme.ma siamo pazzi???

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