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Emergenza Coronavirus, inquilino e proprietario possono accordarsi per una riduzione temporanea dell’affitto

Dopo il provvedimento sui mutui, reso necessario dall’emergenza Coronavirus, ecco quello, inevitabile e atteso, sugli affitti. Nessuna possibilità di sospensione, per carità, ma solo l’opportunità di trovare un accordo con il proprietario per ridurre il canone mensile nei periodi di emergenza. “Ci aspettavamo un intervento da parte del governo su questo fronte – commenta soddisfatto Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Sarebbe stato assurdo venire incontro solo a chi ha un mutuo prima casa e non a chi paga un affitto”.  

A dire il vero in questi giorni “avevamo già consigliato ai tanti inquilini che ci chiamavano di trovare un accordo bonario con il proprietario chiedendo per esempio la sospensione del canone per il periodo di emergenza coronavirus. Ora abbiamo proprio un provvedimento ad hoc, meglio così”.

La possibilità di ridurre il canone in caso di difficoltà di pagamento da parte dell’inquilino è ammessa a prescindere dalla tipologia di locazione. L’accordo – che deve essere registrato all’agenzia delle entrate, per ora in via telematica entro 30 giorni per non pagare le imposte sul canone intero – è possibile sia nel caso di locazione di immobili per uso abitativo che nel caso di locazione di immobili commerciali. Non sono dovute spese di registrazione e non si paga il bollo. La scrittura dell’accordo è molto semplice: occorre fare riferimento al contratto in essere, indicando i dati di locatore e inquilino riportare il canone annuale inizialmente stabilito, l’ammontare ridotto sul quale ci si è accordati, e il numero di mesi per i quali l’inquilino pagherà l’importo più basso. Registrando l’accordo il proprietario pagherà le imposte solo su quanto effettivamente riscosso. Per la registrazione occorre compilare il Modello 69, reperibile sul sito delle Entrate.

“Ora l’ostacolo da superare in alcuni casi sarà proprio quello dell’accodo – conclude Garofolini – abbiamo già avuto modo di parlare con inquilini ai quali, prima di questo provvedimento, consigliavamo di trovare una soluzione temporanea con il proprietario. Più di qualcuno ci ha detto che era impossibile ottenere nulla dal proprietario stesso dal punto di vista economico . Adesso sulla questione è intervenuto il governo ma ci attendiamo più di qualche contenzioso a riguardo”.

14 risposte

  1. Come no !! io ne ho uno che mi ha truffato ed insiste nelle sue bugie. Altro che accordarsi, un delinquente difficilmente si accorda.

    1. Salve, purtroppo questo lo mettiamo in conto. Se lo ritiene ci contatti allo 041-5349637, siamo aperti dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  2. salve sono un vostro iscritto 1 domanda ma il proprietario è obbligato a ridurre l’affitto o no

    1. Salve, ce lo chiedete in molti e purtroppo la risposta è no. Però se il proprietario oppone resistenze di fronte a l’oggettiva impossibilità di fare fronte all’affitto a causa dell’emergenza Coronavirus, contattateci allo 041-5349637 (dal luned’ al venerdì con orario 9-13 e 15-19).

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  3. Il problema, sono i proprietari che non scendo a patti. Il mio non ha voluto saperne, ci sta’ un modo per obbligarlo?

    1. Salve, contatti noi (041-5349637 dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19) o una associazione a tutela degli inquilini. Purtroppo non si può obbligare il proprietario ma si possono trovare forme legali per rendere la richiesta di riduzione efficace.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  4. Dubito sull’efficienza del provvedimento in quanto il proprietario può sempre dichiarare che l’importo dell’affitto è per lui una fonte di reddito irrinunciabile a fronte dello sconto fiscale.
    Inoltre non si tiene conto degli affitti in nero, cioè la differenza tra la parte effettivamente pagata e quella dichiarata (in questo caso la paura di controlli a monte).
    Questa del governo è una mossa scarica barile, cioè affida il tutto alla contrattazione tra locatore e affittuario, invece di intervenire direttamente con un bonus o quant’altro.

  5. Buongiorno io soto scrito ibrahim feris sono in affitto via lussingrande 2.c cap 30174 mestre venezia come poso cederti un favore per affitto prrcesono sensa lavoro grazie

  6. Buongiorno, il mio inquilino mi scrive quanto segue: il recesso del contratto di locazione con effetto immediato
    e senza preavviso Art.1467 c.c. per “sopravvenuta imprevista e incolpevole eccessiva onerosità”
    Il contratto prevede 6 mesi di preavviso. E’ veramente possibile perderli completamente a causa di questo articolo?
    Grazie mille

    1. Salve, mi scuso non ho capito l’ultima frase. Comunque, come può trovare su un articolo sempre pubblicato sul nostro sito, “l’inquilino può chiedere la disdetta per giusta causa se non può più pagare l’affitto (perché ha perso il reddito a causa del coronavirus) ma, come da contratto, deve essere corrisposto l’importo del preavviso magari utilizzando le mensilità della cauzione”.

      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  7. Buongiorno, vi scrivo perché avrei bisogno di un vostro parere.
    Sono la mamma di una studentessa universitaria che dal Veneto ha preso in affitto un appartamento a Milano per studiare.
    Dopo aver contattato il proprietario chiedendo un accordo per venirci un po’ incontro con l’affitto ed una risposta negativa, ci siamo accorti che il contratto è di locazione transitoria PER FINALITÀ TURISTICHE, cosa che non ci era stata segnalata e che non corrisponde a verità visto che il contratto è per un anno intero.
    Avrei piacere di sapere se ci sia la possibilità di aggrapparsi a questo per chiedere una disdetta del contratto visto che sono ormai 2 mesi che mia figlia è qui a casa con noi e visto che non tornerà a Milano per frequentare l’università a causa del Coronavirus.
    Ringrazio fin d’ora e porgo cordiali saluti.

    1. Salve signora, per quanto riguarda il discorso del contratto per finalità turistiche, sarebbe necessario approfondire la questione, come mi dice il nostro legale che ho contattato, analizzando il contratto stesso. In ogni caso, l’avvocato suggerisce di scrivere intanto al proprietario invocando la disdetta per giusta causa (impossibilità sopravvenuta) e in quella fase, può anche specificare che fra l’altro il contratto è registrato come “locazione transitoria con finalità turistiche”. Certo, la cosa più saggia del proprietario sarebbe stata quella di abbassare l’affitto ma tant’è….
      Le specifico che, come riportato su un nostro recente articolo (https://www.associazionedifesaconsumatori.com/la-riduzione-degli-affitti-per-coronavirus-scatena-lo-scontro-fra-proprietari-e-inquilini-adico-tanti-malumori-da-una-parte-e-dallaltra-necessario-mediare/) “l’inquilino può chiedere la disdetta per giusta causa ma, come da contratto, deve essere corrisposto l’importo del preavviso magari utilizzando le mensilità della cauzione (anche se la cauzione non dovrebbe essere utilizzata per il canone d’affitto il proprietario ha tutto l’interesse ad accettare tale accordo)”. Spero di averle fornito qualche informazione utile. Distinti saluti. Gianluca Codognato uff stampa Adico

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