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EQUITALIA BUSSA ALLA PORTA DEI CLIENTI DEI CONTRIBUENTI MOROSI

Se il contribuente non paga in prima persona i debiti con Equitalia, a pagare al suo posto potrebbero essere i suoi clienti. L’agente della riscossione, infatti, tramite PEC, sta chiedendo ai clienti dei debitori che hanno ricevuto cartelle di pagamento o atti di accertamento esecutivi di versare le somme dovute direttamente a Equitalia invece che ai creditori.
Tale procedura, definita pignoramento presso terzi dei crediti:
– ha come obiettivo quelli di recuperare crediti che sarebbero altrimenti difficili da riscuotere;
– consente di recuperare i crediti tramite l’ordine di pagamento proveniente direttamente da Equitalia, nel caso in cui il debitore sia allo stesso tempo creditore verso altri soggetti.
La procedura di pignoramento presso terzi può scattare solo se sono trascorsi:
– 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento;
– 90 giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento;
– 5 giorni dalla notifica dell’avviso di mora.
Equitalia individua i creditori attraverso due modalità:
– raccogliendo informazioni su eventuali crediti vantati nei confronti di clienti attraverso l’accesso in azienda o mediante l’utilizzo di questionari da sottoporre ai clienti del contribuente moroso;
– ricostruendo il quadro dei rapporti commerciali dall’anagrafe tributaria.
I terzi che ricevono l’atto di pignoramento hanno 60 giorni di tempoper pagare le somme per le quali è già maturato il diritto alla percezione da parte del debitore; le somme restanti devono essere pagate alle rispettive scadenze ordinarie. Se non è dovuto alcun pagamento, i terzi dovranno comunque inviare una dichiarazione a Equitalia, sempre entro 60 giorni.
Nel caso in cui, prima dell’atto di pignoramento, i terzi non abbiano ricevuto la notifica della cartella di pagamento, dell’avviso di accertamento o dell’avviso di mora, potranno impugnare l’atto di pignoramento.
Il debitore può comunque chiedere una dilazione del pagamento, che blocca e fa decadere automaticamente il pignoramento.

Fonte: QuiFinanza.it

3 risposte

  1. le notifiche di Equitalia fatte con e-mail hanno valore?
    Mi hanno mandato all’ufficio del Comune dove mi hanno detto che non c’è niente x me e che a molti è successo lo stesso.

    1. Solitamente le notifiche via mail non hanno alcun valore, a meno che non siano inviate con Posta certificata. La comunicazione che noi, come Adico, consideriamo di “maggior” valore legale è la raccomandata con ricevuta di ritorno.
      Buona giornata
      Gianluca

  2. Equitalia è un’agenzia di riscossione spregiudicata, senza rispetto per le sue vittime e che fa uso dell’intimidazione e delle minacce per raggiungere i risultati che si è prefissa. Risultati che probabilmente neppure l’Agenzia delle Entrate condivide nei metodi, se sono sincere le dichiarazioni del Direttore Rossella Orlandi che in un’intervista sottolineava la necessità di distinguere tra evasori consapevoli e chi invece non sa districarsi nelle normative del fisco, ribadendo comunque la necessità di concentrarsi sui grossi evasori. Vuoi vedere che Equitalia agisce “motu proprio” ?

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