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ERRORI DEL CAF, BOOM DI SEGNALAZIONI ALL’ADICO. NEL 2016 RADDOPPIANO I CASI “VENEZIANI” SEGUITI DALL’ASSOCIAZIONE

Moduli compilati in modo erroneo, domande mai presentate, scadenze non rispettate, sbagli nella presentazione dell’Isee. E’ stato un 2016 alquanto problematico per i Caf, come emerge dall’attività della nostra associazione. I casi “veneziani” seguiti dall’ufficio legale dell’Adico da gennaio a settembre sono quasi raddoppiati, passando da 18 a 35. Le segnalazione e le storie raccontate sul nostro sito hanno superato quota 130. In particolare l’associazione segue alcuni studenti che, proprio a causa di errori da parte del Caf, hanno perso la possibilità di pagare le tasse universitarie in forma ridotta, opportunità che  dal 2016 può essere sfruttata con la presentazione di un Isee speciale, diverso dal normale Isee finora compilato. “C’è una studentessa – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – iscritta al secondo anno all’Università di Trieste che dovrà pagare 2.717 euro di tasse invece dei 709 euro sborsati nel 2015 grazie alle riduzioni per i redditi più bassi. Una situazione provocata proprio da un errore del Caf che ha predisposto un Isee normale e non quello previsto per ottenere la riduzione. Seguiamo altre tre vicende simili”. In realtà gli errori denunciati quasi ogni giorno sul sito dell’associazione sono tantissimi e di varia natura. In particolare i cittadini si rivolgono all’Adico nel momento in cui arriva una contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate con relativa sanzione in relazione alla dichiarazione dei redditi. “Come spieghiamo sempre a chi si rivolge alla nostra associazione per questo motivo – continua Garofolini – il Caf risponde tramite la propria assicurazione a eventuali errori commessi. Ma come ne risponde? Esclusivamente pagando la sanzione comminata dall’Agenzia delle Entrate. La multa deve essere pagata dal contribuente, il quale si rifarà poi sul Caf”. Naturalmente, continua il presidente dell’ Adico, “ non vogliamo criticare il prezioso lavoro svolto dai Centri di assistenza fiscale, che seguendo tantissime persone possono anche sbagliare. Ma visto il boom di segnalazioni registrate quest’ anno, consigliamo ai contribuenti di controllare sempre e comunque la documentazione predisposta dal Caf perché spesso l’errore può essere individuato facilmente e si può agire subito, evitando dunque le contestazioni dell’Agenzia delle Entrate e soprattutto le sanzioni. Come detto si ha diritto poi al rimborso dell’eventuale multa quando l’errore è con ogni evidenza provocato dal Centro di assistenza fiscale”.

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