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ESTINZIONE DEI LIBRETTI AL PORTATORE ENTRO IL 31 DICEMBRE, IN ARRIVO SANZIONI SALATE PER CHI HA SOMME SUPERIORI AI MILLE EURO. L’ASSURDA VICENDA DI UNA COPPIA MESTRINA ASSISTITA DALL’ADICO

MESTRE. Avete un libretto al portatore con somme superiori ai mille euro? Beh, attenzione. Perchè potrebbe essere in arrivo una sanzione da tremila euro. Come quella paventata a una coppia mestrina che si è rivolta all’Adico la scorsa settimana per chiedere assistenza di fronte a una situazione per certi versi assurda. In pratica, entro il 31 dicembre 2018 i libretti al portatore devono essere estinti, secondo quelle norme anti-riciclaggio che, pur concepite per favorire la legalità, stanno creando problemi e disagi a tanti cittadini onesti, soprattutto per quanto riguarda gli assegni privi della dicitura “non trasferibile”. Il problema è che dal 31 marzo 2012 i libretti al portatore non possono contenere somme superiori ai mille euro. In tale contesto, come spiega il presidente dell’Adico, Carlo Garofolini, “la coppia che si è rivolta a noi afferma di non aver mai ricevuto dalla propria banca una comunicazione in merito. Ricordiamo che già prima del 2012 era stato imposto un limite alle somme contenute in questi libretti, limite al quale i nostri soci si erano adeguati. Della nuova riduzione imposta invece nel 2012 la coppia non sapeva nulla, anche perchè quel libretto al portatore non è stato più movimentato. Ora i due rischiano una sanzione da 3 mila euro”. Spieghiamoci meglio. Visto che entro il 31 dicembre 2018 i libretti al portatore devono essere estinti, pena una sanzione da centinaia di euro, la coppia dovrà rivolgersi alla propria banca per compiere tale operazione. Siccome nel loro libretto c’è una somma di circa 2 mila euro, verrà loro contestato il superamento del limite di mille euro e dunque saranno soggetti alla multa da 3 mila euro. “In pratica – continua Garofolini – dovranno lasciare allo stato i duemila euro contenuti nel libretto e aggiungerne altri mille per non aver rispettato i limiti del 2012. “I nostri soci – continua Garofolini – sono arrabbiati soprattutto con la propria banca che non ha comunicato nel 2012 il nuovo limite per i libretti al portatore. Ora stiamo valutando come intervenire e stiamo cercando di capire se valga la pena predisporre un ricorso sulla scia delle decine di ricorsi inviati per i cittadini che hanno staccato assegni vecchi privi della dicitura “non trasferibile”. A noi sembra che i risparmiatori italiani abbiano subito già troppe vessazioni in questi ultimi anni. Perchè continuare a infierire, giustificando il tutto con la pur legittima lotta contro il riciclaggio?”

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