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FATTURA TROPPO SALATA, E’ “SCONTRO” FRA UN SOCIO DELL’ ADICO E UNA AUTOFFICINA DI MARCON

MARCON. Ha chiesto più volte il preventivo al titolare dell’auto-officina a cui aveva affidato la macchina, senza ottenere mai risposta. Poi, quando è arrivato il conto, alquanto salato, ha pagato solo una parte della fattura, ritenendo non corretto il comportamento del carrozziere. Ora, lo stesso carrozziere si è affidato a una società di recupero crediti, con un ulteriore aggravio della spesa, mentre l’automobilista s’è affidato all’Adico, associazione difesa consumatori, per far valere i propri diritti.

La storia coinvolge una autofficina di Marcon e il titolare di un bar di Murano, Roberto Mian.

“A maggio – spiega Mian – ho portato la mia auto nell’officina di cui sono cliente abituale perché la ricarica dell’aria condizionata della mia macchina, effettuata da loro, era scarica. Dopo alcuni giorni mi comunicano che la causa è da imputare al compressore usurato”. A quel punto Mian chiede più volte un preventivo, senza ottenere soddisfazione. “Ricevevo la solita risposta – spiega l’esercente – “quando so i costi, ti faccio sapere””. La richiesta di un preventivo continua, ma senza successo, mentre l’auto resta in officina altri due mesi, creando problemi organizzativi al proprietario. “Durante questo arco di tempo ho provato anche a vedere quanto poteva costare sia il compressore che l’alternatore, trovandolo in generale a un prezzo complessivo di 650 euro. Costo impegnativo ma sostenibile”.

A luglio il concessionario consegna l’auto ed ecco la sorpresa. “Mi hanno chiesto 2mila e 600 euro – racconta il socio dell’Adico -. Una cifra spropositata, comprensiva anche della sistemazione della carrozzeria. La mia auto vale 4, 5 mila euro, se mi avessero detto che era quella la spesa, fornendomi il preventivo, avrei assolutamente rifiutato l’intervento”.

Roberto Mian consegna prima mille euro, poi altri 500. All’appello ne mancherebbero più di mille e, dopo pochissimo tempo, la carrozzeria si affida a un recupero crediti. “Io aspettavo una telefonata per avere spiegazioni sul costo dell’intervento – sottolinea Mian -. Mai e poi mai mi sarei aspettato la lettera del recupero crediti, con tanto di aggravio di spesa pari a circa 800 euro”. Ora il titolare del bar di Murano s’è rivolto all’ufficio legale dell’Adico che ha predisposto una diffida nei confronti della carrozzeria di Marcon.

“L’episodio – commenta Carlo Garofolini – accende i riflettori su quella che è una problematica diffusa, ovvero la mancanza di trasparenza da parte di alcune ditte sui costi del proprio servizio. In questo caso la carrozzeria era obbligata a fornire il preventivo più volte richiesto. Il nostro socio, fra l’altro, era un cliente dell’officina la quale evidentemente se n’è approfittata. La trasparenza nei costi è un fatto morale soprattutto di questi tempi, in cui la crisi ha svuotato il portafoglio della famiglie”.

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