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Fatture elettroniche, dall’ 1 novembre al via la consultazione dei privati: istruzioni per l’uso

A dispetto di quanto si possa pensare, la fattura elettronica non riguarda solamente professionisti, aziende ed enti della pubblica amministrazione. Anche i privati cittadini senza partita IVA possono richiedere e ottenere la fattura elettronica per le prestazioni più varie (come l’intervento dell’idraulico, ad esempio)

Solo che, a differenza dei professionisti e delle aziende, non hanno una piattaforma dalla quale consultarle. Almeno fino a ora. Entro il 31 ottobre, infatti, i cittadini che non hanno una partita IVA dovranno scegliere se aderire o meno al servizio (gratuito) di consultazione delle fatture elettroniche a loro intestate (il riconoscimento avverrà tramite codice fiscale). Messo a disposzione dall’Agenzia delle Entrate, questo servizio consente di visualizzare e scaricare tutti i documenti fiscali emessi dal 1 gennaio 2019 sino a oggi, in modo da poter verificare le spese effettuate.

Come detto, l’adesione alla consultazione è gratuita e opzionale, ma altamente raccomandata. Nel caso in cui non si aderisse nei tempi previsti dalla “road map” dell’Agenzia delle Entrate, infatti, si perderebbe la possibilità di consultare non solo i documenti fiscali già emessi, mentre sarebbero disponibili e consiltabili solamente quelli emessi dopo la data di adesione al programma.

Per consultare le fatture elettroniche a proprio nome emesse da qualche professionista o da qualche azienda è prima di tutto necessario aderire al servizio. Come spiegato nelle FAQ dell’Agenzia delle Entrate, la sezione dedicata  alla consultazione dei documenti fiscali è presente sul sito della dichiarazione precompilata. Nei piani dell’AdE, infatti, questo portale dovrà diventare una piattaforma informativa e operativa, all’interno della quale trovare tutte le informazioni riguardanti la propria situazione contabile e fiscale.

Per aderire, dunque, ci si dovrà collegare al sito della dichiarazione precompilata, scegliere come accedere al proprio profilo personale (l’Agenzia delle Entrate predilige lo SPID, ma è possibile optare anche per le credenziali Fisconline e INPS) e attendere il caricamento dell’home page. Qui ci si troverà di fronte a due sezioni: quella dedicata al 730 precompilato e quella relativa alle tue fatture. A questo punto basterà cliccare sull’icona della sezione per la fattura elettronica e accettare le condizioni di utilizzo: dopo qualche istante verrà visualizzata la schermata per aderire alla consultazione delle fatture elettroniche per privati. Accettate le condizioni di utilizzo del servizio, sarà necessario attendere che l’Agenzia delle Entrate accetti la propria richiesta. Da quel momento, accedendo al portale con SPID (o le altre modalità accettate) potremmo vedere e scaricare le fatture intestate a nostro nome.

Fonte: QuiFinanza.it

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