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Finti autovelox: illegali o no? Chi pensa cosa

E’ bagarre sui finti autovelox, i contenitori vuoti simili ai veri rilevatori di velocità che sempre più Comuni stanno posizionando ai margini delle strade per condizionare gli automobilisti che calcano un po’ troppo il piede sull’acceleratore nonostante stiano circolando su strade urbane. Qualcosa di simile alle polemiche sulle strisce blu della scorsa settimana, anche se in questo caso a scendere in campo sono più parti. Tutto è iniziato con il parere contrario espresso dal Ministero dei Trasporti. Secondo il Dicastero guidato da Maurizio Lupi queste scatole “non sono inquadrabili in alcuna delle categorie di dispositivo o di segnaletica previste dal vigente Codice della Strada” e pertanto “Non sono suscettibili né di omologazione né di approvazione o autorizzazione”. Non solo: questi finti autovelox potrebbero essere addirittura pericolosi in quanto “ostacolo fisso” ai bordi delle strade. Questo parere ha suscitato le rimostranze della maggior parte dei sindaci che avevano adottato l’iniziativa perché, spiegano, gli “speed check civetta”, altro nome dei finti autovelox, stanno diminuendo drasticamente il numero di incidenti, oltre che delle corse folli degli automobilisti su strade che non hanno nulla a che vedere con i circuiti di Formula 1. Anche la Polizia Municipale non ha esitato a protestare. “Armadietti porta autovelox: dov’è il problema?”, si legge sul sito del servizio di polizia locale dove si afferma che “fin tanto che non saranno espressamente vietati dalla legge potranno continuare ad essere utilizzati anche se il Ministro delle infrastrutture la pensa diversamente”. ”Nessuna disposizione normativa al momento vieta l’installazione di questi armadietti che non possono essere classificati ai sensi del codice stradale e relativo regolamento. Quindi se il Ministro dei Trasporti intende vietarli dovrà essere approvata una disposizione ad hoc, ovvero diramato l’atteso decreto interministeriale che da quasi 4 anni è in attesa di essere divulgato per regolare compiutamente l’impiego degli autovelox in Italia”.

Fonte: ilmesaggero.it

7 risposte

  1. I finti autovelox come deterrente vanno proprio bene visto i pazzi della velocità che ormai circolano a centinaia sulle strade. Ormai ci sono sulle strade più automobilisti che ignorano qualsiasi norma sulla circolazione, specialmenste se poi cambiano auto con una più veloce e di grossa cilindrata. C’E’ IN GIRO TANTA INDISCIPLINA E POCO RISPETTO.

  2. Lasciateli lavorare.E’ un’idea geniale. Costringe comunque a rallentare risolvendo il problema dell’alta velocità senza cercare di spillare soldi ai cittadini come i vecchi radar nascosti in posti improbabili

  3. Meglio finti che veri, lo trovo molto più onesto, il risultato è identico dal punto di vista della sicurezza stradale, e non tartassano pantalone;
    Secondo me queste amministrazioni, sono l’inizio del cambiamento della classe politica, si passa lentamente verso persone oneste.

  4. Mah ….. CHI STABILISCE, COSA??
    Chi dice che correre é PERICOLOSO. L’hanno detto i Marziani. In Verità correre aumenta la Vita, solo che il Governo vieta di correre seno la Gente vive più di Matusalemme (1331anni!!). L’ha detto pure Einstein che correndo/aumentando la velocità il tempo si ferma. Dai, orsù, dunque “CORRIAMO”, ….ancora di più!!!

    Saluti, da Sarcasmo.

    Al(l’) Uomo se gli vieti una cosa Lui la fa ancora di più. Chi sa se a obbligarlo si ottiene l’effetto desiderato??

  5. @ x Maria
    25 marzo 2014 alle 06:06

    Condivido pienamente quanto detto ed ogni altro commento è superfluo. Piuttosto contesto che oramai i Comuni forti non so di quale strumento hanno tinto di blu tutti gli spazi ldi sosta a loro disponibili. Il Regolamento del CdS prescrive che ogni 50 posti a pagamento vi siano nei pressi un’adeguato numero di spa pe la sosta libera (strisce bianche) e senza limitazioni di tempo.
    Il Comune di Venezia, non è da meno, infatti in parte ha si lasciato spazi con le delimitazioni in bianco per il parcheggio libero peò vi ha appiccicato sopra o sotto all’ordinanza (ma non sempre) il cartello supplementare della limitazione della sosta a 30 minuti o al massimo un’ora. Dico io allora a cosa serve pagare ancora la tassa di circolazione che non è più statale da quasi venti anni ma va agli enti regionali e quindi a cascata poi distribuita ai Comuni? Qui si dovrebbe aprire non un dibattito ma una vera e propria protesta perchè se oltre al bollo della macchina ci dobbiamo pagare pure le soprattasse occulte delle limitazioni alla sosta o il parcheggio nelle zone blu vuol dire di trovarci di fronte an un’estorsore e non ad un’amministrazione pubblica, per il vivere civico.

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