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Finto sms di Banca Intesa, sottratti 13 mila euro a due correntisti trevigiani assistiti ora da Adico

Finti sms, finte schermate, finti operatori, bonifici….veri (purtroppo). La truffa che coinvolge i correntisti di banca Intesa San Paolo sembra ormai sempre più diffusa e fuori controllo. Anche a Treviso le vittime potrebbero essere molte, come dimostrano le tante segnalazioni che giungono dalla Marca alla nostra associazione e le due pratiche aperte la scorsa settimana a favore di altrettanti soci trevigiani. A entrambi i malviventi sono riusciti a sottrarre una somma complessiva di circa 13 mila euro: in un caso 3 mila e nel secondo caso 10 mila, soldi che si sono volatilizzati con bonifici istantanei finiti o in conti esterei di persone sconosciute, o come ricariche di carte prepagate, due escamotage per essere il meno rintracciabili possibile.

Il raggiro è davvero articolato e parte da un finto messaggio a nome di Banca Intesa San Paolo (con tutte le caratteristiche degli sms inviati dallo stesso istituto di credito ai propri clienti) con il quale si avverte la vittima di un movimento anomalo nel conto e lo si invita a verificare la situazione entrando in un link fornito sempre all’interno dell’sms.  Appena si clicca ilo link appare una videata in tutto e per tutto riconducibile a Intesa San Paolo sia per le forme che per i colori utilizzati. Qui si chiede di inserire alcuni dati personali fra cui il numero telefono. A questo punto il sistema ti comunica che “verrà contattato da un nostro operatore” e, quasi subito, si riceve subito una telefonata o da un numero verde di banca Intesa o da uno 011 (Torino, sede di banca Intesa) a volte da un cellulare. Il finto operatore chiede alla vittima se abbia effettuato un bonifico, solitamente all’estero. Alla risposta negativa, il truffatore dice alla vittima di fornirgli un codice che arriverà via sms. Il truffato riceve il codice e lo fornisce credendo di bloccare l’operazione in realtà l’autorizza. La telefonata si chiude, intanto è partito un bonifico istantaneo verso un conto sconosciuto solitamente all’estero, oppure ricariche per carte prepagate.  

“Anche noi, quando è scoppiata la vicenda, non pensavamo che il raggiro fosse così diffuso invece ci hanno chiamato decine di persone non solo delle nostre zone ma anche da tutta Italia – dice il presidente dell’Adico, Carlo Garofolini -. La truffa è davvero ingegnosa tanto da prevedere dei passaggi ancora difficili da capire. La cosa certa è che in qualche modo i malviventi entrano nel conto corrente, come successo ai nostri due soci trevigiani e da lì fanno partire bonifici istantanei che si possono più bloccare. Per noi le responsabilità della banca, a cui la truffa è ormai più che nota, è del tutto evidente. C’è una falla nel sistema ed è per questo che sono state derubate così tante persone. Ricordiamo che le vittime del raggiro devono prima fare denuncia per chiedere alla banca il disconoscimento dell’operazione. Noi interveniamo invece chiedendo alla banca il risarcimento di quanto sottratto” 

4 risposte

  1. Anche a me tempo fa è arrivato un messaggio simile da una banca,mi sembra intesa s Paolo,ma non avendo il conti in questa e immaginando la truffa non l ho aperto

    1. Salve signora, la sua mail conferma ciò che ci ha scritto pure qualche altro cittadino. I truffatori mandano sms anche a chi non è correntista di Intesa San Paolo. Il problema è che i correntisti di Intesa sono tanti e purtroppo la truffa è così ben congegnata che riesce a far cadere nella rete praticamente tutti quelli che hanno un conto in quel istituto.
      Grazie per la preziosa testimonianza.
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  2. Adesso mi è arrivato un messaggio dalla banca UniCredit,la quale io non sono cliente che mi dice di aggiornare il mio Home Banking per evitare il blocco devo cliccare su il Link che mi hanno spedito.

    1. Salve signor Serena, la sua vicenda dimostra che i truffatori, evidentemente, stanno mandando sms a tappeto, anche a chi non è correntista di quella determinata banca. Noi però crediamo che in molti casi sappiano perfettamente qual è la banca in cui la “vittima” tiene il proprio conto, soprattutto quelli di Intesa San Paolo. A lei di sicuro è andata bene, fortunatamente. Grazie per la testimonianza.
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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