Giorgio Napolitano ha firmato la lettera di dimissioni e lascia, dunque, il Quirinale dopo quasi nove anni di mandato. Le dimissioni sono state lette in Aula alla Camera dalla presidente Laura Boldrini ed è partito un lungo applauso e una standing ovation dai banchi della maggioranza. Ora si apre ufficialmente la corsa al suo successore, mentre il presidente del Senato Piero Grasso – che si è appena spostato da Palazzo Madama a Palazzo Giustiniani, che diventa sede della presidenza – svolgerà per il tempo necessario le funzioni di capo dello Stato. Matteo Renzi, intanto, stringe i tempi sulla successione. “Ragionevolmente a fine mese – dice a margine della presentazione di un libro – avremo il prossimo presidente della Repubblica”. E avverte, dopo quanto accaduto prima della rielezione di Napolitano, questa volta “non possiamo fallire“. Renzi ribadisce di non voler parlare di nomi ma di un profilo. “E’ ridicolo per le istituzioni discutere sui nomi. Dobbiamo discutere il profilo di un grande arbitro che aiuti il Paese a crescere. Il prossimo presidente deve avere le caratteristiche costituzionali che chiamano i gruppi dirigenti di tutti i partiti a una scelta di grande responsabilità”. (ANSA)
3 risposte
Una persona di grande dirittura morale, uomo di diritto meglio se magistrato, conoscitore della macchina dello Stato e quindi con esperienza politica (è sciocco pensare a persone note al grande pubblico ma lontane dalla politica anni luce), senza alcuna macchia nè politica nè morale, sufficientemente giovane per affrontare con decisione i problemi dell’Italia, difensore delle nostre tradizioni, con esperienza nel combattere la mafia, senza amanti che gli girano attorno, irreprensibile e incorruttibile, amante della famiglia che è il grande scoglio da affrontare oggi, intelligente, non irruente ma che ponderi bene il suo pensiero, conoscitore dei problemi dell’Islam, cattolico per mettere in evidenza le radici dell’Italia. Io un nome l’ho in mente, non lo faccio solo per non bruciarlo.
milioni di italiani felici che se ne va finalmente a casa, il peggior presidente d’italia dopo leone, scalfaro, ora per superarlo dovrebbe essere eletto prodi allora sarebbe proprio la catastrofe….
Era ora! Dopo i danni del primo mandato (ricordiamo il suo assist per l’entrata dell’Italia alla guerra di Libia: doveva essere messo sotto accusa subito), ha proseguito imponendoci 3 governi fallimentari incostituzionali e non votati.
Più che Prodi avrei il timore di vedermi appioppare un Amato, anche se sono stati fatti altri nomi, tutti poco rassicuranti.