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IL CORRIERE TIRA I PACCHI. BOOM DI PROTESTE CONTRO SDA

MESTRE C’é chi non ha ricevuto nulla, chi si è visto recapitare a casa merce danneggiata o col pacco aperto e qualche pezzo mancante e chi, dovendo andare a ritirarla in sede, non è perfino riuscito a trovare l’ufficio di Marghera, in via dell’Elettricità, perché l’entrata è segnalata dalla parte opposta di dove si trova effettivamente. E sì che dietro Sda Express Courier, il corriere che sta dando problemi in città come in buona parte d’Italia, ci sono le Poste Italiane che, insomma, con i recapiti ci lavorano da parecchi anni. Ma, provare per credere facendo un salto nella sede persa tra stabilimenti e capannoni abbandonati di Porto Marghera, l’impressione è quella di un servizio da quinto mondo, con un parcheggio devastato ricolmo di auto abbandonate e, addirittura, incendiate.
MANCATI RECAPITI
«Sul tracking on line scrivono di essere passati per casa, ma di non aver trovato nessuno. E, invece, eravamo sempre in casa. La verità è che non sono mai passati, e la prova è che non hanno lasciato neanche il foglietto che permette di svincolare la spedizione». È il caso-tipo, esposto dai tanti che, ogni giorno, devono andare fino in via dell’Elettricità 21 per ritirare il pacco atteso, spesso e volentieri acquistato da Amazon o altri venditori che si appoggiano ad Sda. E, se si va di sabato, l’ingresso è chiuso con un cartello che invita a rivolgersi a T.I.A., 50 metri a sinistra: solo che T.I.A., che sarebbe il Centro Intermodale Adriatico, si trova dalla parte opposta, con il risultato che decine di utenti percorrono e ripercorrono inutilmente via dell’Elettricità. «A me il pacco è arrivato rotto», dice una signora, mentre un altro mestrino, seguendo sempre il tracking on line della spedizione, è da giorni in attesa del recapito di un pacco che, spedito da Bologna, è rimasto per giorni in transito per poi scoprire, nella giornata di ieri, che è arrivato misteriosamente a Potenza, da cui starebbe per ripartire.
SEGNALAZIONI CONTINUE
Dai giorni prima di Natale (ma le segnalazioni stanno continuando ad arrivare) l’associazione di consumatori Adico è tempestata di proteste nei confronti di Sda. «Le persone ci scrivono di aver passato a casa intere giornate in attesa dello spedizioniere racconta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico . Il nostro ufficio legale sta seguendo la vicenda di un socio al quale sono stati smarriti tre pacchi, oltre ai contrassegni che servirebbero per pagare la controparte. E chi cerca spiegazioni tramite il loro call center di solito si scontra con un muro di gomma, oltretutto con un numero a pagamento». E l’Adico contesta anche il contratto previsto dall’azienda di spedizioni: «Le tutele per i destinatari dei pacchi sono minime e limitate soprattutto al rimborso di un euro al chilo in caso di smarrimento del prodotto. Noi chiediamo invece di inasprire in modo deciso le penalizzazioni, prevedendo soprattutto sanzioni per i ritardi delle consegne. In un mondo nel quale l’e-commerce è sempre più diffuso, i consumatori devono essere tutelati».

Fonte: Il Gazzettino 

Autore: Fulvio Fenzo

 

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