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Il governo taglia gli sconti sul carburante, dall’1 dicembre prezzi in salita. Adico: “monitoreremo gli aumenti sul territorio”

Riportiamo di seguito l’articolo del portale QuiFinanza.it relativo al ravvicinatissimo aumento del carburante che dall’1 dicembre sarà più caro. Una pessima notizia per gli automobilisti che dovranno scontrarsi con dal primo dicembre – quando il taglio delle accise sul carburante decretato dal governo Draghi lo scorso marzo per ridurre l’impatto del caro-benzina (e diesel), verrà ridotto da una nuova norma introdotta dall’esecutivo Meloni. Di fatto fra qualche giorno benzina e diesel aumenteranno di prezzo perché gli sconti verranno ridimensionati.

“Notizia funesta per i cittadini anche considerando che dicembre è un mese di feste e di esodi e quindi l’aumento sulle tasche degli automobilisti sarà ancora più impattante – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Stiamo cercando di capire dove impatterà la manovra e finora abbiamo capito una cosa: per chi ha un’auto è in arriva una stangata rilevante”.

Adico oggi monitorerà i prezzi del carburante per poi confrontarli con quelli in vigore dall’1 dicembre. Solo così sarà possibile valutare in modo preciso a quanto ammonterà il salasso per gli automobilisti tanto più in vista della vacanze invernali.

L’ARTICOLO DI QUIFINANZA.IT

Prezzo del carburante di nuovo in aumento. Lo scorso marzo il governo Draghi aveva varato la misura del taglio delle accise, che aveva permesso di calmierare i costi nei distributori di benzina, diesel e Gpl (a maggio si è poi aggiunto il metano). Adesso con il nuovo esecutivo presieduto da Giorgia Meloni il provvedimento subirà un ridimensionamento: le aliquote agevolate sono infatti state rimodulate e lo sconto è stato tagliato.

La decisione è contenuta nel decreto legge con misure urgenti in materia di accise sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi metereologici, che è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le norme sono di conseguenza in vigore.

Carburante, tagliato lo sconto sulle accise: cosa cambia

Il provvedimento stabilito dal governo guidato da Mario Draghi secondo le stime del servizio studi del Senato e del servizio bilancio della Camera è costato 4,5 miliardi di euro tra il mese di marzo e il 20 ottobre. La successiva proroga al 18 novembre ha poi aggiunto ulteriori 465 milioni, portando il conto finale a circa 5 miliardi. La misura ha avuto dunque un impatto importante sulle casse dello Stato.

Adesso l’aumento del prezzo del carburante scatterà dal 1° dicembre, quando il taglio dello sconto sulle accise passerà da 30,5 a 18,3 centesimi al litro. Si tratta di un dimezzamento, che porterà conseguentemente a maggiore spese per gli automobilisti. Le nuove aliquote, salvo eventuali proroghe, resteranno valide per tutto il mese, fino alla fine del 2022.

Secondo quanto stabilito dal decreto la riduzione degli sconti non ha effetto sugli autotrasportatori, che possono usufruire di altri “regimi agevolati”. Questo per scongiurare ripercussioni sul prezzo dei beni trasportati, il cui incremento peserebbe ulteriormente sulle tasche dei consumatori accentuando l’inflazione (qui i suoi effetti).

I rincari per benzina, gasolio e Gpl

Le nuove aliquote di accisa sono state rideterminate dal governo Meloni comportando le seguenti variazioni:

Benzina

  • 478,40 euro per mille litri, a decorrere dal 19 novembre 2022 e fino al 30 novembre 2022.
  • 578,40 euro per mille litri, a decorrere dal 1° dicembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022.

Gasolio

  • 367,40 euro per mille litri, a decorrere dal 19 novembre 2022 e fino al 30 novembre 2022.
  • 467,40 euro per mille litri, a decorrere dal 1° dicembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022.

Gpl

  • 182,61 euro per mille chilogrammi, a decorrere dal 19 novembre 2022 e fino al 30 novembre 2022,
  • 216,67 euro per mille chilogrammi, a decorrere dal 1° dicembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022.

Il rincaro causato dal taglio dello sconto è pari a 10 centesimi per litro (al netto di eventuali variazioni stabilite dalle compagnie che operano sulla rete) sia per la benzina che per il gasolio. Per il Gpl invece l’aumento è di 3,4 centesimi al litro.

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