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Impiegata sandonatese imprigionata nove ore nel traghetto per un guasto al portellone, la compagnia le offre un risarcimento di 10 euro. Garofolini: “proposta risibile”

SAN DONA’. Era rimasta bloccata per nove ore a bordo del traghetto “Claudia” della “Grimaldi Lines” per un guasto al sistema idraulico del portellone. Per questo, S.P., 31enne impiegata sandonatese, aveva chiesto alla compagnia un risarcimento a compensazione dei danni subiti. Ebbene, proprio in questi giorni la Grimaldi ha accolto il reclamo della donna e si è detta disponibile a riconoscerle un rimborso. Tutto bene quel che finisce bene, insomma, se non fosse che l’importo stabilito dalla compagnia suona più come presa in giro che come reale volontà di indennizzare la passeggera: 10 euro di risarcimento. Per questo ora S.P. ha deciso di affidarsi all’ufficio legale dell’Adico tramite il quale intende rigettare al mittente la risibile proposta e valutare ulteriori azioni.

La vicenda risale allo scorso 3 settembre quando il traghetto della Grimaldi Lines in servizio da Civitavecchia a Olbia, una volta arrivato a destinazione, alle 6 del mattino, ha registrato un guasto al portellone. Il problema si è protratto per ben nove ore durante le quali molti passeggeri sono rimasti imprigionati a bordo. Lo sbarco degli 889 ospiti è avvenuto in due fasi. Metà sono scesi con uno scalandrone intorno alle 10 del mattino. Il resto, fra cui la socia dell’Adico, ha atteso che il portellone venisse abbattuto con una gru e ha lasciato la nave poco dopo le 15.

Dopo la disavventura S.B., come quasi tutti gli altri passeggeri, ha chiesto un risarcimento per i disagi subiti. E qualche giorno fa sono giunte le risposte della compagnia. “In un primo momento – racconta ancora Garofolini – è stato proposto alla nostra socia un bonus del 50% da utilizzare su una nave Grimaldi entro il 31 ottobre 2020. La donna ha rifiutato anche perché è in dolce attesa e non intende affrontare viaggi entro questo periodo”. Alla richiesta di un rimborso, dunque, la compagnia ha risposto così: “siamo disponibili a riconoscere l’importo di 10 euro pari al 50% del passaggio nave (diritti-servizi e auto sono esclusi). Certi di ricevere sua accettazione e iban completo, porgiamo i nostri migliori saluti”

“Da quello che ci è stato raccontato – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – gli 889 passeggeri hanno vissuto una vera e propria odissea. I più fortunati sono rimasti nel traghetto quattro ore; i meno fortunati, nove ore. Il guasto ha scombinato i piani a molte persone e, soprattutto, ha provocato rabbia e disagi di ogni genere. E’ chiaro che i passeggeri che non intendano sfruttare bonus per altri viaggi con la Grimaldi debbano essere risarciti”

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