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In arrivo la stangata sui centri estivi di Zero Branco (e non solo). Senza contributi statali la retta costerà il 33% in più. L’allarme di Adico.  

Zero Branco. Parte da Zero Branco il grido d’allarme delle famiglie per i rincari dei centri estivi. Come riferito all’Adico da alcuni genitori, il rischio è quello di pagare un terzo in più dello scorso anno, una stangata non indifferente soprattutto in tempi di inflazione galoppante. La stangata non è responsabilità dell’amministrazione comunale che ha confermato la compartecipazione al pagamento della retta, come succede ormai dalla fine della pandemia. Il problema – che potrebbe ripercuotersi in tutta Italia – è piuttosto l’incertezza che regna attorno agli stanziamenti governativi, a oggi fortemente in dubbio anche per l’emergenza Emilia Romagna che drena risorse consistenti al bilancio dello Stato.  

Nel caso specifico dei centri estivi di Zero Branco, la situazione è tutta in divenire. La retta settimanale resta invariata rispetto allo scorso anno: 90 euro a settimana per la giornata piena e 60 euro per la mezza. Aumenta il costo della mensa, da 5 a 6 euro al giorno per un totale di 30 euro dal lunedì al venerdì. Come detto, il Comune conferma il contributo di 20 euro settimanali per il tempo pieno e di 10 euro per la mezza giornata, fino a un massimo di 150 euro procapite. Nel 2022, però, per le famiglie c’era un aiuto di 40 euro per la giornata intera e di 20 euro per metà giornata, il doppio di ciò che è stato finora confermato per il 2023. Motivo? Per ora, come detto, manca all’appello la compartecipazione statale di importo uguale a quella stanziato dall’amministrazione comunale.  Insomma, se una famiglia lo scorso anno pagava di fatto per il tempo pieno 75 euro a settimana (esclusi i 15 euro una tantum di iscrizione all’associazione che gestisce il campo), ora rischia di pagarne 100, il 33% in più di prima.

“Alcuni genitori ci hanno contattato per chiedere un nostro intervento – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – memori dell’assistenza che abbiamo fornito in altre occasioni sempre in relazione ai campi estivi. In attesa di vedere se e come verranno stanziate le risorse per i centri estivi, vogliamo puntare i riflettori su questa problematica tenendo conto che in molti campi, a differenza di Zero Branco, la compartecipazione dello Stato è l’unico contributo per le famiglie. Ci auguriamo che un governo che si professa attentissimo alle problematiche della famiglia sblocchi subito i finanziamenti per i campi tenendo conto che per molte famiglie non c’è alternativa. Monitoreremo la situazione pronti a dare battaglia anche a livello nazionale nel caso in cui non venissero previsti i consueti contribuiti per i genitori che lavorano e che non possono seguire tutti i giorni i figli durante la chiusura estiva delle scuole”.   

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