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IN VACANZA UN ITALIANO SU DUE, MA CALA IL BUDGET

A dieci giorni da Ferragosto è già tempo di bilanci per il turismo in Italia. E dopo la piovosa estate 2014, nonostante una crisi economica che fatica a mollare la presa sul Belpaese, torna la voglia di vacanze con il Sud che brilla tra le mete preferite. Secondo Federalberghi sono 30,4 milioni gli italiani in vacanza (il 50% della popolazione) contro i 26,8 milioni nel 2013 e i 28 milioni nel 2014. L’81% sceglie di rimanere lungo la penisola con un aumento del giro d’affari del 7,7% da 17 a 18,3 miliardi. Tuttavia, la spesa stimata per le ferie, comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti, è di 786 euro, in lieve calo rispetto ai 790 dell’anno scorso, mentre la durata media è di 8 notti rispetto alle 9 notti del 2014.
I dati – fa notare il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – mostrano un “netto recupero” ma non bisogna “illudersi o crogiolarsi negli allori”: la prosecuzione dell’incremento della clientela estera conferma “l’ottimo rapporto qualità-prezzo del sistema italiano” e l’aumento degli italiani “fa sorridere” gli operatori che comunque restano “con i piedi per terra. L’Italia – sottolinea Bocca – ha bisogno di investimenti cospicui nel settore e di un piano robusto di ristrutturazioni e di promozione. Passaggi indispensabili per consentire al sistema turistico nazionale di fare in modo che i timidi segnali positivi diventino un consolidato e strutturato aggregato economico, capace di farci rapidamente risalire la classifica mondiale dei Paesi a maggior vocazione turistica”.
In questo senso il turismo può essere un volano per la ripresa del Mezzogiorno le cui regioni restano le più gettonate nelle vacanze estive degli italiani, scelte dal 48% di chi rimane nei confini nazionali: “Dopo le notizie dei giorni scorsi che hanno enfatizzato dati drammatici sulla irrisoria crescita del Mezzogiorno d’Italia, vedere che il 48% degli italiani stia scegliendo per la proprie ferie estive soprattutto le Regioni del Sud, quale punto nevralgico del riscatto di un’intera area geografica, ci rafforza nel convincimento che il nostro Paese ha ancora tante doti turistiche da valorizzare per una crescita economica ed occupazionale che vanno incentivate per diventare il volano della ripresa”, commenta ancora Bocca.

Fonte: repubblica.it

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