E’ una figura giuridica sempre più richiesta anche in Veneto e il motivo è semplice. La popolazione invecchia sempre più e in particolare cresce il numero degli ultranovantenni, particolarmente interessati dal problema della non autosufficienza, totale o parziale. Ecco perché l’amministratore di sostegno si rivela un ausilio irrinunciabile per molte famiglie costrette spesso a fare gli straordinari per seguire familiari parzialmente non autosufficienti quindi in difficoltà nell’affrontare alcune incombenze fondamentali come la gestione del patrimonio.
Adico negli ultimi tempi sta seguendo un numero crescente di pratiche che riguardano spesso anziani ultranovantenni. Da una indagine dell’associazione emerge che in Veneto il numero degli over 90 è sempre in netta crescita. Particolare invece la situazione degli ultracentenari che invece negli ultimi cinque anni sono diminuiti.
La ricerca (dati Istat) rileva che nel 2019 in Veneto gli ultranovantenni sono oltre 63 mila e 800 (esattamente 63.834) di cui circa trequarti (46.205) donne. Molto rilevante l’aumento rispetto a cinque anni prima quando il loro numero era pari a 55.391 (più 15%). A livello provinciale Verona è il territorio con più ultranovantenni (12.012), poi troviamo Padova (11.789), Venezia (11.594), Treviso (11.423), Vicenza (10.216), Rovigo (3.617) e Belluno (3.183). Dall’analisi emerge invece che la quota degli ultracentenari sta calando, invertendo un trend che durava da anni. Nella nostra regione a inizio 2015 erano 1.615, 1.386 donne e 229 uomini; gli ultimi dati Istat invece riferiti al 2019 evidenziano in Veneto un calo del 34% (1.062 over 100, 941 donne e 121 uomini). Guardando alle singole province, il record degli anziani con più di 100 anni è ancora Verona (215). Di seguito, Venezia (200), Padova (193), Vicenza (179), Treviso (163), Rovigo (58) e infine Belluno (54).
“La nostra ricerca mette in
evidenza l’aumento degli ultranovantenni veneti – commenta Carlo Garofolini – ma
rileva anche un dato nuovo: abbiamo perso molti ultracentenari. Cosa succede?
Lasciamo la risposta a chi studia i trend demografici ma speriamo che, in tempi di crisi, non ci
sia una difficoltà economica nei
confronti di chi ha superato una certa età e ha bisogno di attenzioni maggiori.
Rileviamo però che tante famiglie hanno capito quanto importante sia la figura
dell’amministratore di sostegno, istituto riservato a persone non del tutto
autosufficienti ma comunque capaci di intendere e di volere. Il caso più comune è
quello del familiare che risiede in casa di riposo e che a un certo punto non
riesce più a gestire le proprie attività patrimoniali: viene dunque avanzata la
richiesta di nomina di un amministratore per la gestione dei beni dell’anziano,
dal semplice ritiro della pensione a incarichi più complessi, che vengono
comunque messi nero su bianco dal giudice”.