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Iva e tasse, “botti” di inizio anno

Anno nuovo, aumenti nuovi. Come ogni fine dicembre il Fisco mette sotto l’albero degli italiani i tanto temuti aumenti per i dodici mesi che verranno. E anche il 2015 non farà eccezione, seguendo la scia dei precedenti capodanno. A lanciare l’allarme, nell’ultimo giorno del 2014, è anche l’Adico che avvisa tutti: sul fronte fiscale c’è ben poco da festeggiare. Sono in arrivo, infatti, una serie di rincari che andranno a penalizzare tutti con aumenti ancora difficili da stimare ma certamente molto cari per le famiglie e le imprese: acqua potabile; – benzina e gasolio per autotrazione; – multe per violazione del codice della strada; – tasse automobilistiche dovute anche per gli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico; – pedaggi autostradali; – contributi previdenziali per artigiani e commercianti; – contributi previdenziali gestione separata Inps; – birra e prodotti alcolici – tassazione dei fondi pensione; – tassazione sulla rivalutazione del Tfr; – riduzione esenzioni sui capitali percepiti in caso di morte in presenza di assicurazione sulla vita; – Iva per l’acquisto del pellet.
Oltre all’aumento del costo del carburante, dal primo gennaio scatteranno il ritocco delle sanzioni in caso di violazione del codice della strada, il probabile aumento medio dei pedaggi autostradali fino all’1,5% e le tasse per le auto/moto storiche.

4 risposte

  1. Tutte queste incertezze sul futuro che viene tassato certamente genera la stagnazione dei consumi e la corsa al risparmio frenando così la crescita.Complimenti altro che abvassare le tasse!

  2. e bravo Renzi..
    dopo tutti i danni fatti a Firenze (che da Fiorentino,vero, vi assicuro essere innumerevoli benché lui decanti i miracoli fatti in città..)
    ora si passa a metterci definitivamente in ginocchio..
    ma certo la colpa non è tutta sua..
    la colpa è di non aver preso a bastonate i predecessori ..

  3. Questa è la politica del guitto fiorentino imposto da Quisling voluti dai fondamentalisti puritani.
    Fino a quando gli europei non si renderanno conto del gioco al massacro nel quale vengono coinvolti, a cominciare dal potere d’acquisto, passando per la sicurezza sociale con l’evidente intenzione di approdare alla fornitura a basso costo di carne da cannone da offrire alle sciagurate e demenziali proiezioni militari volute dagli USA e dirette da quel covo di vipere definito NATO.
    Cominciamo, non ostante i pressanti messaggi del Ministero della Propaganda (di chiara matrice Goebbelsiana), a vedere cosa propongono movimenti come Pdemos, M5S, e anche Syriza (con tutte le cautele su quest’ultima che sembra oramai pesantemente infiltrata dai quisling atlantisti).
    Non vi sembra abbastanza allarmante che le demenziali sanzioni imposte alla Russia abbiano privato l’Europa di parecchie esportazioni (valutate diversi punti percentuali) prontamente rimpiazzate da un aumento di esportazioni USA (+7% non ostante le sanzioni)?
    Fino a quando gli europei non metteranno fine ai dictat dei quisling come Schauble (colto da malore all’annuncio della pubblicazione del nome di un agente CIA alla corte di Strasburgo) o alle esternazioni di qualche vecchia carampana sulla osservazione del diritto internazionale (ovviamente a senso unico) o ai vagheggiamenti di dirigenti BCE, non ci saranno da apettarci altro che diminuzione degli stipendi, distruzione dello stato sociale e depredazione dei pochi averi della popolazione meno abiente tramite tassazione non più sostenibile.

  4. L’Aurelia é una strada consolare unica perché gode di una particolare eccezione: infatti vi si paga il pedaggio. Un segmento di circa 900 metri, all’altezza di Cecina (LI) (paese di Matteoli) ha subito lavori per milioni di euro per installarvi una barriera ad 8 porte per la riscossione del pedaggio e per la realizzazione di un breve percorso sulla vecchia Aurelia (circa 900 metri, appunto) su cui, a terra, sono pitturate 2 corsie (ecco fatta l’autostrada). L’importo del pedaggio é di 60 centesimi (+ l’aumento 2015). Abbiamo così un monumentino all’indecenza ed al malgoverno. Altro che ripresa …..

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