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La stangata di ottobre nel mercato tutelato rischia di travolgere 170 mila anziani veneti a basso reddito. Garofolini: “moratoria o sarà emergenza sociale”

VENEZIA. C’è un’onda che rischia di travolgere circa 170 mila anziani veneti clienti del mercato tutelato di luce e gas. Lo tsunami si chiama ovviamente caro-bollette e l’esercito di over 65 a rischio “annegamento” è quello destinatario di pensioni inferiori ai mille euro lordi mensili e servito, appunto, dal mercato a maggior tutela. Il problema, com’è noto, è l’imperioso aumento decretato da Arera lo scorso 1 ottobre per i clienti del  “tutelato”. Per questi soggetti, le tariffe sono di fatto raddoppiate rispetto al trimestre precedente (già molto “inflazionato”) come si vedrà nelle prossime bollette. Ed è proprio per contenere i maxi-rincari, per molti insostenibili, che Adico invita gli operatori del settore a prevedere una moratoria riservata ai soggetti più fragili e in difficoltà economica.  

“Noi abbiamo individuato in Veneto almeno 170 mila pensionati che sono nel tutelato e hanno assegni previdenziali inferiori ai mille euro lordi mensili – rileva Carlo Garofolini, presidente dell’associazione dei consumatori -. Queste persone sono già ora in gravi difficoltà, con gli aumenti del 2022. Figuriamoci cosa faranno con le fatture in arrivo questo trimestre. Chiediamo dunque alle aziende che operano nel mercato tutelato di rendere fattivo il termine “maggior tutela” prevedendo moratorie ai pagamenti per quei soggetti che non sono in grado di affrontare i rincari fra i quali, come detto, ci sono circa 170 mila anziani che prendono meno di mille euro lordi mensili”.

I risvolti sociali degli aumenti in corso potrebbero essere devastanti e anche le rateizzazioni mostrano palesi limiti perché, quando si accumulano, diventa impossibile affrontare rate sempre più lunghe e consistenti. Per questo è necessario intervenire in modo radicale (la moratoria, appunto) per tutelare soprattutto gli anziani a rischio.

In tale contesto, ricordiamo che dall’ 1 gennaio 2023, salvo nuove proroghe, tutti i clienti che ricevono la fornitura del gas nel mercato tutelato dovranno scegliersi un fornitore nel mercato libero. Per la luce, invece, il passaggio obbligato è previsto a partire dal 2024.

“Le persone sono preoccupate da questo passaggio – conclude Garofolini -. In realtà i meccanismi di definizione dei prezzi sono diversi ma in entrambi i mercati ci possono essere vantaggi e svantaggi. Adesso, per esempio, chi è nel tutelato subirà la batosta degli aumenti al 100% perché l’Arera definisce le tariffe ogni tre mesi e per l’ultimo trimestre ha dovuto aggiornare i prezzi all’insù, di fatto raddoppiandoli. Nel mercato libero, invece, questa batosta non ci sarà perché le tariffe sono aggiornate mensilmente e quindi gli aumenti sono già stati assorbiti nei mesi precedenti. Questo passaggio non lo hanno capito in molti e tanti pensano che gli aumenti dell’Arera riguardino tutti, Invece coinvolgono solo il mercato tutelato – a cui si rivolge il 60 per cento dell’utenza composta per due terzi da anziani – perché nel libero la stangata è arrivata prima”.

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