Il tasso d’inflazione nel 2015 sarà anche stato zero ma le bollette dell’acqua non sono state informate e sono cresciute in maniera spropositata. Secondo l’Osservatorio «Prezzi e mercati» di Unioncamere (le Camere di commercio) le tariffe idriche in Italia nel 2015 hanno subito un aumento medio dell’ 8,5% rispetto al 2014.
No è un caso isolato: Unioncamere calcola che i prezzi dei servizi gestiti dagli enti locali sono saliti in media dell’1,8%. È come dire che l’obiettivo di inflazione prossima al 2% che si pone la Bce di Mario Draghi (e che giustificherà un nuovo e massiccio intervento sulla liquidità) sarebbe già bell’e raggiunto, a se guardassimo alle tariffe locali italiane.
Meglio ancora (o peggio ancora, a seconda dei punti di vista) hanno fatto le tariffe a controllo nazionale, il cui incremento medio è dell’1,4% (dal +1,8% del 2014). Fra queste spiccano le tariffe postali, aumentate del 12%, e le tariffe telefoniche che hanno fatto +4,1%.
di Luigi Grassia
fonte: la stampa.it