C’è chi deve fare i conti con il fallimento della propria azienda e avanza diverse mensilità; c’è chi non viene pagato da tempo per motivi di varia natura e infine e c’è perfino chi non riceve il cedolini della busta paga. A pochi giorni dall’avvio dello sportello “tutela dei lavoratori” di Adico, sono già molte le richieste d’aiuto provenienti in particolare da persone che hanno “grane” con lo stipendio.
“Il nuovo servizio della nostra associazione sta ottenendo grande successo – commenta Carlo Garofolini, presidente di Adico – ce lo aspettavamo, inutile dirlo, anche perché abbiamo sempre seguito le problematiche del lavoro pur senza dedicare un apposito sportello. Ora che abbiamo strutturato l’assistenza ai lavoratori confermiamo che in questo mondo le problematiche sono innumerevoli”.
Per quanto riguarda i fallimenti delle aziende, Adico ha già aperto tre pratiche a favore di altrettanti lavoratori in attesa di diverse mensilità attualmente bloccate dal fallimento del datore. “Con il nostro ufficio legale – spiega ancora Garofolini – ci occupiamo dell’insinuazione al passivo del socio e seguiamo tutto l’iter della procedura fallimentare per recuperare gli stipendi arretrati e il trattamento di fine rapporto”.
Ci sono poi i datori di lavoro che non corrispondono la retribuzione anche se non sono falliti. Solitamente il motivo deriva dalla crisi di liquidità ma possono anche esserci altre cause meno plausibili. In ogni caso, continua Garofolini, “la nostra azione si concentra sull’attivazione per il recupero del credito con la presentazione del ricorso per decreto ingiuntivo”.
L’ultima casistica qui analizzata è più frequente di ciò che si possa pensare. Stiamo parlando della possibilità che il lavoratore non riceva il cedolino con il conteggio della paga. Una circostanza che “ci costringe a segnalare il datore all’Ispettorato del lavoro e a scrivere una diffida per intimare l’invio della documentazione richiesta”.