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LE BORSE AFFONDANO, LO SPREAD SALE SOPRA 140 PUNTI

Ore 16:30. I listini europei falliscono il rimbalzo e il rosso si spande sul Vecchio continente, che prosegue l’andamento dell’ultima settimana di passione. Milano illude gli investitori con una partenza in rialzo, ma ben presto gira in negativo e peggiora rapidamente al -3,9%. Le banche – inizialmente trainanti – sprofondano e portano il Ftse Mib sotto 17mila punti, ai livelli dell’estate del 2013. Tra i singoli titoli si mette in luce Engineering, sulla quale scatta l’Opa da parte dei fondi Nb Renaissance e Apax 8 a 66 euro per azione; male invece Fca, sul fondo del Ftse Mib insieme a Saipem e alle Popolari. Ampliano i ribassi anche le altre Borse Ue: Londra cede il 2,3%, Francoforte il 2,9% e Parigi il 2,8%. Menzione speciale per la Borsa di Atene, che chiude in calo del 7,8%. L’indice Eurstoxx 600, rappresentativo dell’andamento dei mercati del Vecchio continente, retrocede ai minimi degli ultimi quindici mesi. Le cose non vanno meglio con l’operatività di Wall Street, che anzi contribuisce ad aumentare le vendite: il Dow Jones perde il 2%, lo S&P500 l’1,9%, il Nasdaq arretra del 2,5%. Da inizio anno, la Borsa americana ha perso 2 mila miliardi di dollari di capitalizzazione: il peggior avvio dal 2008.

In Grecia, il governo Tsipras è stretto nella morsa dei creditori, che chiedono l’approvazione della riforma delle pensioni, e della popolazione, che ha scioperato compatta contro i tagli. Ma la risalita della tensione sulla periferia dell’Eurozona si vede anche sul fronte del debito pubblico: lo spread, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund tedeschi, si allarga di una ventina di punti base sopra 140 punti, ai massimi dalla scorsa estate. Il decennale tricolore torna a rendere l’1,67% sul mercato secondario, ma gli spread di Portogallo e Grecia si allargano ancora di più. I capitali virano verso il Bund tedesco (sinonimo di sicurezza in tempi incerti), portando il rendimento ai minimi da aprile allo 0,25%. L’euro torna a scendere in area 1,11 dollari, sulla scia dei dati sul mercato del lavoro Usa di venerdì scorso, che hanno frenato l’indebolimento del biglietto verde. Contro lo yen, la valuta unica si porta a quota 129.

Fonte: La Repubblica

Una risposta

  1. Linguaggio sempre iniziatico,oscuro,incomprensibile alla gente comune o a insegnanti di letterature e storia dell’arte. Cosa fare x capirci qualcosa?

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