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Le truffe bancarie non si fermano, nel 2022 i casi seguiti da Adico sono una trentina. Garofolini: “da fine 2020 abbiamo aperto 300 pratiche e recuperato circa 300 mila euro”

VENEZIA. Avevano conosciuto una impennata nel 2020, erano esplose nel 2021, proseguono imperterrite anche nel 2022. Le truffe informatiche (soprattutto bancarie) a danni di ignari cittadini veneziani non accennano a fermarsi neanche nell’anno dei rincari e della guerra a dimostrazione che gli hacker sono ormai i criminali del nuovo millennio. Sempre più ingegnosi e senza scrupoli, questi personaggi nascosti nell’ombra stanno svuotando i conti correnti di centinaia di correntisti in particolare di Intesa San Paolo, forse l’istituto bancario più importante d’Italia. Fra la fine del 2020, tutto il 2021 e la prima parte del nuovo anno, Adico ha avviato circa 300 pratiche per recuperare i soldi (o una parte di essi) rubati dopo aver carpito le credenziali alle vittime con sofisticati escamotage. Fra queste, una trentina sono state aperte nei primi tre mesi del 2022. Le cifre trafugate si aggirano in media attorno ai 10mila euro, con un minimo d 2mila e un massimo di 90mila. Finora l’associazione ne ha chiuse 130 con esito positivo, recuperando circa 300mila euro. “Le truffe informatiche si articolano in varie tipologie -commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Ci sono per esempio gli hacker che tentano si sottrarre dati sensibili alle aziende, soprattutto individuali, per poi chiedere un vero e proprio riscatto in cripta-valuta. E ci sono, appunto, questi web-truffatori che sfruttano alcune falle nei sistemi di sicurezza di alcuni istituti e in un attimo svuotano i conti correnti. Eravamo convinti che l’azione di questi criminali si fosse esaurita con il 2021, dopo un anno di feroce attività, e invece i raggiri informatici proseguono imperterriti. Tecnicamente le truffe di questo genere si chiamano phishing, se perpetrate via internet, e per difendersi ci sono specifici accorgimenti”.

Di seguito ecco i suggerimenti della stessa banca Intesa per scongiurare di essere vittime di phishing.

Indirizzo email mittente sospetto. Diffida di email con mittenti molto lunghi, con caratteri insoliti o che non abbiano, nel caso provengano dalla banca, @intesasanpaolo.com nell’indirizzo.

Errori nel testo del messaggio. Spesso i phisher modificano i messaggi inviati dalle aziende per inserire nuovi testi e il link di aggancio al sito fraudolento. Poiché i phisher a volte operano fuori dall’Italia, in questi messaggi possono esserci errori di grammatica, traduzione o formattazione. La presenza anche di un piccolo errore deve insospettirti.

Link a pagine esterne. Nelle comunicazioni istituzionali, Intesa Sanpaolo non inserisce MAI link a pagine o applicazioni esterne in cui sia richiesto l’inserimento di dati sensibili o credenziali d’accesso.

Altri possibili errori. Fai attenzione che la ragione sociale di Intesa Sanpaolo sia riportata in modo corretto. Puoi verificare la ragione sociale corretta sul sito della banca.

Cosa fare se si è vittime di phishing

Hai ricevuto un’email con richiesta di dati personali, numeri di conto, password o carta di credito?

Se hai il dubbio di aver lasciato i tuoi dati su un sito contraffatto informa la filiale online al Numero Verde 800.303.303 o tramite il form online a questo indirizzo. Se possibile, indica l’indirizzo del sito e allega il testo dell’email che hai ricevuto.

Hai ricevuto comunicazioni sospette all’apparenza provenienti dalla banca? Hai riscontrato anomalie nei servizi o sospetti di essere stato vittima di una frode? Hai dubbi sull’attendibilità del sito? Rivolgiti subito alla tua filiale o alla filiale online al Numero Verde 800.303.303 (dall’estero il numero +39 011 8019.200, a pagamento).

Hai comunicato per errore i codici della tua banca online a seguito di un messaggio di phishing? Ti suggeriamo di:

Cambiare subito il Codice PIN e contattare la filiale online per verificare se sono stati effettuati tentativi di accesso fraudolenti e per bloccare l’utenza, in modo da evitare ulteriori azioni da parte del malintenzionato. Ti forniremo tutte le informazioni su come procedere a eventuali disconoscimenti o segnalazioni agli uffici competenti.

Bloccare i servizi in modo automatico: basta inserire per cinque volte consecutive un codice PIN o un codice O-Key errato. Potrai in seguito revocare il blocco diretto dei codici solo rivolgendoti alla tua filiale.

Fare una scansione antivirus: non fare ulteriori accessi fino a che non sei sicuro che il computer sia privo di virus.

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