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Subentra all’inquilino “moroso”, impiegata mestrina da un anno senza gas. Garofolini: “non spetta a lei pagare la bolletta, chiediamo l’immediata attivazione della fornitura”

MESTRE. Quando si entra in una casa nuova non si è obbligati a pagare l’eventuale morosità sulla fornitura di luce e gas imputabile all’inquilino precedente. Ma questo principio dai contorni adamantini, viene a volte ignorato da alcune aziende che fanno di tutto per recuperare un credito molte volte inesigibile per l’impossibilità di rintracciare il debitore. Lo sa bene, suo malgrado, D.P. – 34enne impiegata mestrina ora seguita dall’ufficio legale dell’Adico – che da circa un anno non ha il gas nella propria abitazione. Un problema ormai consolidato ma che da inizio anno è diventato molto più pressante dato che la donna e la sua famiglia si sono traferiti in quella casa solo a febbraio, dopo diversi mesi di “cantiere”.

La vicenda prende forma circa un anno fa quando D.P. subentra nell’appartamento mestrino. Da subito cerca di aprire il gas senza riuscirci e così, dopo mille peripezie, individua il fornitore al quale chiede l’attivazione del contatore. Risultato? L’azienda (della quale omettiamo il nome in attesa della risposta alla nostra diffida) rigetta la richiesta spiegando che prima bisogna pagare la morosità degli inquilini precedenti. L’impiegata 34enne non asseconda la richiesta anche perché al momento abita ancora altrove e nell’abitazione della morosità sta facendo solo alcuni lavori che non richiedono l’erogazione di gas. A febbraio, il subentro diventa effettivo e quindi le cose cambiano. La donna chiama il call center dell’azienda fornitrice la quale esige da lei uno scritto in cui dichiara l’estraneità al debito contestato. Detto fatto, la 34enne mestrina invia la comunicazione ricevendo una risposta confortante: dal 2 aprile il contatore è libero dalla morosità pregressa. Tutto risolto, dunque? Purtroppo no. Passano i giorni, le settimane ma il gas non arriva. A questo punto, dunque, D.P. si affida all’ufficio legale dell’Adico che scrive al fornitore. Il quale, però, scarica le responsabilità sul distributore: spetta a lui riattivazione del contatore.  

“Abbiamo scritto anche al distributore e siamo in attesa di risposta – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – ma intanto il tempo passa e la nostra assistita, che ha anche un figlio piccolo, è ancora senza gas per colpa di una morosità dei precedenti inquilini. L’augurio è che la situazione si sblocchi subito. Rileviamo, però, che casi di questo genere cominciano a essere all’ordine del giorno vista la crisi provocata dal Covid e visti anche gli attuali rincari. L’inquilino lascia la casa senza aver pagato le ultime bollette. Il fornitore non riesce a recuperare il credito dal diretto interessato e cerca di farsi pagare dall’inquilino subentrante che però non ha alcun obbligo a riguardo. Il problema, però, è che chi “eredita” la morosità deve affrontare una vera e propria odissea per risolvere l’inghippo a partire dal primo, rilevante ostacolo: scoprire chi erogava luce e gas all’inquilino moroso”.       

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