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L’imposta di bollo per la patente va pagata due volte, mini-stangata in arrivo per 11 mila veneziani iscritti a scuola guida

VENEZIA. Non bastano il caro bollette e l’inflazione alle stelle. Una nuova tassa occulta aleggia sopra le teste di circa 11 mila veneziani, per lo più giovanissimi, iscritti in una delle 108 scuole guida presenti in provincia. Tutto ruota attorno a una circolare emanata qualche giorno fa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che annuncia ai titolari il passaggio definitivo entro il mese di marzo dalla piattaforma PosteMotori alla Pagopa per le operazioni di pagamento legate alla Motorizzazione civile. In questo modo, circa 11 mila persone, solo nel Veneziano, si ritroveranno a sborsare di nuovo l’imposta di bollo da 16 euro già pagata, solitamente, in fase di iscrizione e relativa alla consegna della patente di guida in seguito all’esito positivo dell’esame.  “Questa anomalia ci è stata segnalata da alcuni ragazzi che devono affrontare l’esame per la patente dopo il mese di marzo – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – ma anche da un nostro socio che rappresenta la categoria dei titolari di scuole guida in provincia. E’ davvero assurdo che si chieda di corrispondere nuovamente una imposta già onorata, per la migrazione a una nuova piattaforma di pagamento. In tale contesto, è stata presentata di recente da un parlamentare friulano una interrogazione. Ci auguriamo che il Ministero trovi un modo per evitare questa ministangata totalmente inopportuna ed evitabile”.

Come detto, sono probabilmente più di 11 mila i veneziani che dovranno ripagare l’imposta di bollo da 16 euro (se non cambieranno le cose) dopo averlo già fatto in fase di iscrizione. Stiamo parlando di un centinaio di iscritto per ognuna della 108 scuole guida del territorio, per un esborso complessivo che, solo nella nostra provincia, vale più di 170 mila euro.

“La nota del Ministero precisa che i bollettini in questione pagati con la precedente piattaforma, PosteMotori, saranno validi fino al 31 marzo – prosegue Garofolini -. Ciò significa che chi affronterà l’esame entro quella data non dovrà tirare fuori altri 16 euro. Invece i tantissimi iscritti veneziani che hanno l’esame dopo fine marzo, si ritroveranno a onorare di nuovo l’imposta di bollo per la patente. In questa fase, Adico non può fare altro che denunciare questa assurdità, in attesa di vedere se ci saranno interventi per evitare questa tassa occulta. I titolari delle scuole guida, nel frattempo, sono sul piede di guerra, anche perché inevitabilmente molti utenti si rivolgeranno a loro per farsi rimborsare.     

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