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“L’IVA SULLE IMPOSTE IN BOLLETTA E’ ILLEGITTIMA E VA RIMBORSATA”

Ma è lecito che lo Stato pretenda il pagamento dell’Iva su un’imposta?Chiunque si sia ritrovato una bolletta del gas e dell’energia elettrica tra le mani, prima o poi se lo è domandato: perché dobbiamo pagare l’Iva anche sulle accise e le addizionali che ci impongono per fare cassa gli enti pubblici, si tratti di Regione, Comune o ex-Provincia?

Una sentenza del 9 maggio del giudice di pace di Venezia mette nero su bianco che, no, pretendere l’Iva su un’imposta non è legittimo, perché non esiste una legge che lo preveda: dunque, gli utenti hanno diritto di chiedere di essere rimborsati.

La sentenza vale per il singolo ricorrente, che ha ottenuto la restituzione dei 100 euro pagati e non dovuti, ma può fare scuola: chiunque può rivolgersi al giudice di pace, anche privatamente. Citando la sentenza 3671/97 della Corte di Cassazione, il magistrato ha, infatti, ribadito che «un tributo non possa gravare su un altro analogo, senza una espressa statizione legislativa».Non c’è alcuna legge che impone di pagare l’Iva su un tributo e non solo sui metri cubi di gas consumato o di kw consumati. Il giudice ha così ordinato a Eni Divisione Ga & Power e GDF Suez Energie di restituito al ricorrente le poche decine di euro ingiustamente incassate: ma potenzialmente tutti possono fare ricorso per chiedere la restituzione della quota dell’Iva pagata sui tributi – e non suoi consumi – nelle bollette di gas ed energia elettrica degli ultimi 10 anni.

«Si tratta di una decisione attesa, per certi versi ovvia, dal momento che la Cassazione civile già nel 1997 ha affermato il principio che – salva deroga esplicita – un’imposta non costituisce mai base imponibile per un’altra. Ma questa sentenza del giudice di pace di Venezia è clamorosa per le ripercussioni che può avere», si legge nella nota diffusa dall’Adico  «perché apre un nuovo fronte nella difesa del consumatore dai balzelli casuali e non previsti da alcuna norma di legge. Sempre dal giudice di pace di Venezia – su applicazione della sentenza 238/09 della Corte costituzionale – è partita la causa che ha condannato Veritas a restituire agli utenti l’Iva indebitamente applicata sull’ormai soppressa Tia, la tariffa di igiene ambientale. Ora – nonostante i disagi per la grave carenza di personale di cui soffre l’ufficio giudiziario di Venezia – il giudice di pace accogliendo l’istanza di un utente ha aperto la strada a tutti gli utenti per far loro ottenere il rimborso dell’Iva, indebitamente applicata sulle accise di gas e corrente elettrica. La decisione è netta ed esplicita e chiunque richieda il rimborso, lo otterrà».

È la norma comunitaria – spiegano gli esperti dell’Associazione – che ribadisce che l’Iva «vada pagata solo su un “prezzo”, sul corrispettivo di una prestazione, non sul trasferimento di un’imposta dal produttore all’utente».

I costi per i consumi di gas ed energia elettrica sono tra le voci più alte della gestione familiare: certo, il rimborso del quale si sta parlando non riguarda tutta l’Iva (comunque dovuta sui consumi), ma solo della quota di qualche decina di euro l’anno pagata sulle imposte: moltiplicata la cifra per dieci anni diventa comunque significativa per il singolo utente.

Se poi diventasse “virale” per tutti gli utenti italiani piccoli e (soprattutto) grandi si trasformerebbe in una cascata di milioni di euro da restituire: «Basta che – come si dice – il consumatore non se la metta via e viene rimborsato anche delle spese».

20 risposte

  1. Non capisco, se è illegittimo, perchè continuano a farcela pagare? Perchè non si interviene concretamente e la si toglie definitivamente? Perchè dobbiamo singolarmente noi utenti chiedere il rimborso? Mi sembra assurdo.

  2. Ma se è così facile perché non promuovere una Class Action per tutti gli utenti che dovessero aderire?
    Non potete farvi promotori di una tale possibilità, se esiste?
    Grazie

    1. Salve, noi nei prossimi giorni comunicheremo le nostre intenzioni circa questa annosa vicenda…Lo strumento della class action, purtroppo, in Italia è molto limitato infatti il suo utilizzo è pressochè nullo. Tanto più quando, come in questo caso, ogni situazione è a se stante visto che le cifre da recuperare sono per ogni utente una diversa dall’altra.

  3. mi scusi come è possibile farsi rimborsare l’iva arretrata per tutti questi anni? Allora le stesse imposte che paghiamo non dovrebbero più essere con l’iva. grazie cordiali saluti. Nadia Corti

  4. Grazie sempre a voi i cittadini vengono informati degli abusi come la TIA e adesso per l’ IVA non prevista sulle bollette.
    Visto che esiste il modulo per la richiesta di rimborso per la TIA, non esiste anche un modulo per la richiesta rimborso IVA sulle bollette gas e luce?
    Grazie
    Pasqualino

    1. Salve signor Pasqualino,
      entro questa settimana assieme al nostro ufficio legale stabiliamo come muoverci e vi terremo informati sempre tramite la newsletter.

  5. grazie alle associazioni consumatori si viene a sapere dell’ennesimo sopruso ai danni dei cittadini sempre più vessati e indifesi di fronte all’arroganza dell’attuale governo.In che razza di stato viviamo? Veniamo a sapere dei nostri diritti solo per caso e se guardiamo i siti delle associazioni consumatori.

  6. e vergognoso, ci rubano da tutte le parti, siamo circondati da una banda di ladri, la Giustizia deve imporre a questi enti GAS ed ENERGIA elettrica, di pagare in automatico agli utenti senza che l’Utente ne fa richiesta.come in automatico ne sono appropriati, in automatico li debbono rimborsare, governi? DIO ne liberi, anno sempre rubato , e continuano.grazie sempre ad ADICO che vigila sempre ha difese del consumatore.

  7. Daniela credo che tu hai capito TUTTO come fare e come votate,un probblema che si trascina da anni,hai già trovato a chi dare la colpa.ciao

  8. i grossi utenti, pieni di avvocati, avranno già ottenuto i rimborsi. Noi cosa dobbiamo fare? Possiamo delegarvi on line
    ad avviare la causa di rimborso x IVA non dovuta? Grazie

    1. Salve, noi abbiamo predisposto un modulo riservato ai nostri soci per richiedere il rimborso al proprio gestore. In realtà il modulo, in questa fase, serve soprattutto per mettere in mora il gestore stesso e chiedere la sospensione dei termini di prescrizione del credito. Poi, onde evitare di rivolgersi al Giudice di Pace, per il quale è necessario il pagamento del contributo unificato, bisogna attendere una risposta la quale, è giusto dirlo, non dipende tanto dal proprio gestore quanto dal Ministero delle Finanze che ha incamerato l’Iva non dovuta. Insomma, la sentenza ha aperto la strada per una pioggia di ricorsi ma allo stato attuale è comunque necessario attendere il pronunciamento di un livello giuridico superiore al Giudice di Pace. Per qualsiasi ulteriore informazione, potete contattarci allo 041-5349637 (lun-ven. 9-12.30, 15-18.30).

  9. Perchè? Perchè abbiamo una classe politica delinquenziale al governo che continua a fregarsene dei diritti dei cittadini e anzi continua pure con gli abusi di prelevamento fiscale.

  10. Nessun paese dell’Europa paga e a tasse come le nostre sulle utenze e riescono a stare anche al caldo,le ns.sono paragonabili a un mutuo da pagare per restare pure al freddo!! Altrimenti ti rovini con i conguagli!!!
    Inoltre dobbiamo pagare l’iva sulle imposte che sono gia’ tasse !!!!!
    Assurdo, il nostro e’ un paese che si sta’ svuotando…chi puo’ va via (e fa bene) e gli stranieri che lavorano qui nn spendono un euro, mettono a posto casa loro, 2 soldi da parte e vanno a casa a fare una vita molto piu’ dignitosa che la nostra.

  11. Ciao esiste una guida completa su come fare ricorso, a chi farlo, come compilarlo in modo da guidare in modo semplice e chiaro le persone?

    1. Salve, noi abbiamo seguito i soci per quanto riguarda l’Iva sulla tia (tassa di igiene ambientale), per quanto concerne l’iva sulle imposte dopo una iniziale sentenza favorevole abbiamo visto che i fornitori si sono riparati grazie a una normativa nazionale a loro favorevole. Per avere i soldi bisognerebbe dunque presentare ricorsi, ma allo stato attuale non conviene. E’ meglio attendere altre sentenze, come successo con l’Iva sulla tia.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  12. Contro le varie sentenze giuridiche
    Continuano ad applicare IVA su imposte.
    Non possiamo singolarmente lottare contro questi sopprusi.
    Meglio Ladrate.
    I giudici devono Vigilare o dobbiamo fare come i Francesi?

  13. siamo nel 2022 settembre e nonostante la crisi il Servizio Elettrico Nazionale continua a mettere l’IVA sulle imposte
    Ma ste associazioni in difesa dei consumatori che fanno pettinano le bambole(cit. Bersani)

    1. E’ incredibile come ogni cosa che succede sia sempre colpa delle associazioni dei consumatori!! :))))) Fra un po’ ci incolperete anche per la guerra in Ucraina!. SI parla si parla ma non si conoscono le cose e questo è un problema tutto italiano, temo. Forse prima di fare certe affermazioni bisognerebbe essere un po’ informati sia sull’Iva sia sull’attività che portiamo avanti. Mi scuso per l’irruenza ma visto che siamo tutti i giorni in campo per tutelare proprio voi utenti consumatori, sentire certe cose è davvero mortificante. Mi fermo qui, buona serata.
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  14. La questione dell’IVA su imposte si pone anche per le accise sui carburanti: anche in questo caso si configura una imposta su imposte , che costituisce non solo una iniquità ma una illegittimità. InIatti l’iva va applicata sul prodotto e gli accessori (costo della raffinazione,del trasporto) ,ma mai su una imposta.

    1. Salve signor Strazzuso, quello che dice è vero, esistono però escamotage fiscali per aggirare la regola. Come succede per esempio con le bollette dove di fattosi si calcola l’Iva non solo sui consumi ma sull’importo totale comprensivo di imposte.
      Le auguriamo una buona serata
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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