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Malori, cedimenti, tensioni. La vaccinazione in marittima di Venezia è un calvario

Ci si attendeva un cambio di passo che per ora non c’è stato. Colpa del nuovo governo dei migliori? Colpa delle regioni? Colpa delle case farmaceutiche? O forse il governo Conte non aveva poi tutte questa grandi colpe da essere definito l’esecutivo degli incompetenti?  Sia quel che sia, Adico registra ogni giorno segnalazioni di veneti infuriati, anziani e loro parenti o familiari, per un piano vaccinale che anche nella nostra regione, considerata da molti una eccellenza da esportare in tutta Italia (ma forse ora ha perso molto appeal, sta mostrando falle drammatiche.  

A questo riguardo segnaliamo quanto è accaduto ieri al centro vaccinale della Marittima di Venezia (Tronchetto) dove il caos è stato totale. “Al Tronchetto ieri si è vissuta una situazione da criminali – ci ha raccontato una nostra socia -. Mio padre ha dovuto attendere due ore e mezza al sole, senza potersi sedere, fuori dal centro prima di ricevere l’inoculazione. Quando se ne è andato, alle 19.30, c’erano ancora un sacco di anziani in attesa. Durante l’attesa, in una giornata caldissima, qualcuno si è sentito male ed è intervenuta l’ambulanza. Non solo. Il nervosismo ha creato inevitabili tensioni che hanno quasi provocato una rissa che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’Ordine. Credo che il problema sia stato provocato da un eccesso di dosi e dalla necessaria chiamata all’ultimo di altri anziani. In ogni caso è stato un pomeriggio a dir poco drammatico”.

Secondo i primi rilevamenti di Adico anche il portale unico per le vaccinazioni avviato oggi ha creato disagi di ogni tipo come purtroppo temevamo. “Il piano vaccinale qui come in tante altre regioni non sta funzionando – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – purtroppo la pandemia ha messo in discussione certezze come quelle che vedevano la nostra Regione e la Lombardia come due eccellenze assolute soprattutto in campo sanitario. Noi ci auguriamo che questo serva solo di stimolo per creare un vero costruttivo movimento capace di criticare anche l’azione di un governatore che ha consensi bulgari e che, con questi consensi bulgari e una comunicazione molto filo-governativa, impedisce di fatto una seria discussione in cui vengano messi in discussione i primi della classe. Anche loro sbagliano e devono mettere in conto che nessuno è perfetto, non esiste l’Uomo illuminato. Non lo erano Conte o Arcuri, non lo sono Draghi e Figliuolo, non lo sono Fontana e Bonaccini. Umiltà, capacità di ammettere i propri errori e di accettare le critiche: ecco le ricette per uscire al più presto da questa situazione drammatica e surreale”.

2 risposte

  1. Eh questo è niente, il governatore del Veneto Zaia, non ha più nasi da tamponare, lui contava anche nel periodo di luglio di tamponare 30mila nasi al giorno, intervista fatta, dichiara che non ci sono più nasi da tamponare, allora cosa fa, dal 1° di luglio tutti coloro che fanno visita ai parenti in ospedale o casa di cura, se vogliono entrare devono presentare il certificato vaccinale o tampone negativo della durata di 48 ore. Egregio Presidente Garofolini le sembra corretto, perché dal 1° di luglio e non prima? La ringrazio in anticipo per la sua risposta, cordialmente la saluto. Alberto

    1. SAlve signor Alberto, le rispondo io (sono l’ufficio stampa e curo tutta la comunicazione di Adico) ma anche a nome del presidente. La questione delle visite è così delicata che è anche difficile prendere posizione. Però è vero quello che dice lei, si poteva pensare anche prima a questa soluzione (che, appunto, in questo momento sembra solo un modo per tamponare, mi scusi il gioco di parole, le dichiarazioni del nostro seguitissimo presidente). La questione delle Rsa è particolarmente delicata ed emblematica. Anziani soli, emarginati, abbandonati a loro stessi che ancora non possono, in molti casi, vedere i propri cari. Eppure ora le linee guida nazionali ci sono ma, al di là di ciò che si vuole far pensare grazie a conferenze stampa quotidiane e autocelebrative, anche in Veneto sono stati commessi moltissimi errori durante la pandemia. Insomma, signor Alberto, siamo sostanzialmente d’accordo con quanto afferma nel suo intervento. Spero che la risposta la possa soddisfare anche se, ripeto, l’argomento è talmente delicato e complesso che meriterebbe spazi molto più ampi di questo. Le auguro intanto una buona serata. Gianluca Codognato – ufficio stampa Adico

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