MESTRE. Tutte annullate: oltre sessanta fatture di luce e gas per un importo stratosferico di circa 16 mila euro. R.F., 62enne pensionato di Campalto attualmente ospite di una residenza per persone non autosufficienti, e la figlia, che ha seguito la vicenda in prima persona, possono tirare un sospiro di sollievo. La maxi-bolletta presentata qualche settimana fa da un recupero crediti e riferite a un alloggio di via del Cortivo, è infatti stata completamente cancellata grazie alla collaborazione fra l’ufficio legale dell’Adico ed Eni gas e luce che ha accolto le legittime richieste dell’associazione. In pratica, è stato riconosciuto che gran parte delle fatture, per una somma di 11 mila euro, è prescritta, mentre l’altra parte non è dovuta visto che le pretese si riferiscono a un periodo in cui l’uomo non era più in quella casa. “Lo riteniamo un risultato straordinario – afferma Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – anche perché dimostra come la nostra attività nel corso degli anni abbia creato canali di comunicazione con i principali fornitori ai quali, diciamo la verità, non abbiamo mai fatto alcuno sconto. Ai soci che seguiamo questo dialogo risulta spesso determinante per risolvere anche le situazioni più intricate”. L’annullamento delle fatture è un’ottima notizia anche considerando la difficile situazione del pensionato. L’uomo, affetto da una malattia degenerativa che l’ha ora costretto alla non autosufficienza, dieci anni fa era salito suo malgrado alla ribalta della cronaca perché, tornato nella sua casa Ater di via del Cortivo a Campalto, aveva trovato la porta sigillata a causa di una lunga morosità. Una parte delle fatture, infatti, si riferisce ad anni in cui l’uomo non era più in quella abitazione.