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MAXISANZIONI PER ASSEGNI PRIVI DELLA DICITURA “NON TRASFERIBILE”, LA SAGA CONTINUA. ALL’ADICO BOOM DI RICHIESTE DI ASSISTENZA DA PARTE DI CHI HA INCASSATO I “SOLDI”

La saga delle maxisanzioni per la mancata dicitura “non trasferibile” sugli assegni staccati da vecchi libretti sembra non aver più fine. Adico – che da un paio di mesi segue decine di vittime di una norma antiriciclaggio del tutto sproporzionata – sta ricevendo in questi ultimi giorni richieste d’aiuto e d’assistenza anche da parte di chi ha incassato l’assegno, in particolare sportellisti di istituti di credito sparsi sul territorio. “Visto il boom di chiamate da parte di chi ha riscosso l’assegno – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – supponiamo che a queste persone le lettere da parte dei nuclei antiriciclaggio siano arrivate dopo rispetto a chi ha emesso l’assegno e a chi lo ha ricevuto. In parole povere, per ogni dimenticanza, le vittime diventano tre e a ognuna lo Stato chiede 6 mila euro come oblazione per evitare una sanzione che può variare dai 3 mila ai 50 mila euro”. La questione è davvero grottesca, anche perché i soggetti coinvolti in tutta Italia sono migliaia. “Da luglio – continua Garofolini – le sanzioni per questa dimenticanza si sono inasprite in modo sproporzionato. Per quasi tutti i cittadini che sono incappati nella multa è possibile tracciare i movimenti e confermare che non c’è stato alcun riciclaggio. Tramite il nostro ufficio legale i nostri soci hanno presentato una memoria difensiva che dovrà essere analizzata dagli uffici competenti. Ci auguriamo però che il Mef rimedi a questo pasticcio il prima possibile, emanando quell’ annunciato provvedimento che rende la sanzione sostenibile, com’era prima di luglio. Noi, assieme al gruppo facebook “maxisanzioni per assegno privo del non trasferibile” creato da un multato di Foligno, Gianluigi Aquilini, stiamo facendo una forte pressione mediatica perché si rimedi a una situazione che sta mettendo in gravissime difficoltà intere famiglie. Siamo convinti che verrà trovata una soluzione equa, anche se il Mef continua a inviare lettere con maxisanzioni a destra e manca, creando panico soprattutto nelle persone più anziane le quali sono le vittime predestinate, dato che in casa hanno spesso vecchi libretti non recanti la dicitura “non trasferibile””.

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