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MOGLIANO (TREVISO), L’AUTO NON E’ ASSICURATA: I VIGILI BLOCCANO IL FUNERALE

MOGLIANO (TREVISO). Imprevisto al funerale, c’è un’auto “fuorilegge”: si blocca il corteo funebre diretto in chiesa perché il figlio della defunta guidava senza assicurazione da luglio. Il targa system non fa sconti: ieri mattina sul Terraglio per la seconda macchina al seguito dell’autobara è scattato l’alt con la paletta. Il convoglio stava muovendo dall’ospedale di Treviso in direzione Mogliano per l’ultimo saluto a Lucia Duzioni, ex dipendente dell’Usl molto nota del volontariato locale.

Lo stop degli agenti della polizia locale è avvenuto circa a metà del tragitto, attorno alle 10 di mattina. La pattuglia era appostata all’uscita dal centro abitato di Preganziol, lungo la statale, all’altezza del semaforo all’incrocio con via Ca’ Pesaro e via Gramsci. La targa dell’auto di Riccardo Bertella, figlio della compianta ex catechista moglianese, è comparsa sul tablet in dotazione agli agenti segnalando la mancata copertura assicurativa. Gli occhi elettronici del targa system installati lungo il Terraglio, poche decine di metri più indietro, avevano fatto scattare la segnalazione: impossibile non procedere con il fermo: «Il nostro Comune ha installato una serie di varchi che scansionano le targhe dei veicoli in transito lungo la rete stradale verificando se sono in regola con gli adempimenti di legge, in particolare revisioni e assicurazione», spiega il comandante della polizia locale di Preganziol e Casier, Rudi Sottana, «ai colleghi che erano in servizio è arrivata una notifica sul tablet e hanno fatto il loro lavoro: se quell’auto senza assicurazione faceva un incidente?».

A mente fredda, pur nel rammarico e nella consapevolezza di aver dovuto stangare un individuo già colpito da un grave lutto, il comandante sottolinea il corretto comportamento degli agenti e l’umanità da loro dimostrata nell’agevolare la procedura di notifica. Dopo un’attesa durata circa dieci minuti, il corteo funebre è potuto ripartire. I funerali, in programma alla chiesa Sant’Antonio di Marocco, si sono svolti regolarmente. Il figlio è arrivato accompagnato da alcuni amici. La sua macchina non poteva circolare: è stata sequestrata e portata via col carro attrezzi: «Oggi pomeriggio», conclude Sottana, «ha già provveduto a pagare l’assicurazione e se l’è ripresa.

Rendendoci conto del disagio abbiamo cercato di essere comprensivi, ma ribadisco il corretto operato: piuttosto che un’omissione è meglio così. L’assicurazione quando si circola in strada oltre che obbligatoria per legge è fondamentale».

Fonte: Nuova Venezia\Tribuna Treviso

2 risposte

  1. Nessuno deve viaggiare senza assicurazione. Questo è fuori discussione. La modalità con la quale è avvenuto il sequestro dell’ auto è discutibile.

  2. L’affermazione della copertura assicurativa è già qualche cosa, il pietismo dell’articolo “dovuto stangare un individuo già colpito da grave lutto” fa un po’ ridere, supponiamo che detta vettura avesse se pur accidentalmente investito qualche famigliare di chi ha scritto l’articolo, Vi posso garantire che i toni sarebbero stati molto diversi, quindi tanto di cappello per questo episodio, alle forze dell’ordine che hanno agito in modo encomiabile. Spero che continuino in questo modo.

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