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CONTRATTO FALSO DI GAS E LUCE STIPULATO CON UNA PENSIONATA VENEZIANA DECEDUTA. ADICO CONTRO IL COMPORTAMENTO DI BLUE ENERGY

VENEZIA. Quando ha visto il riepilogo  delle fatture emesse dal recupero crediti nei confronti della zia non poteva credere ai propri occhi: quasi 500 euro di luce e oltre 1.800 euro di gas. Ma com’è possibile? Si è chiesta F.M., 49enne  impiegata residente a Casale sul Sile (Treviso), di fronte a una richiesta di questo tipo. Una domanda più che legittima, considerando che le bollette in questioni si riferiscono a un periodo di tempo in cui la casa situata a Cannaregio era disabitata per il decesso della zia, classe 1947, avvenuto circa un anno prima, a marzo 2018. E così l’ impiegata, che ha ereditato l’appartamento,  ha chiesto al fornitore di luce e gas, Blue Energy Group, copia del contratto dell’anziana zia scoprendo l’incredibile verità: il contratto stesso, infatti, è stato stipulato a luglio del 2018, cinque mesi dopo la morte della pensionata veneziana, venuta a mancare nel mese di marzo. “Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a situazioni di questo tipo  – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’ADico a cui F.M. si è rivolta per farsi assistere -. Naturalmente il contratto è corredato di firme false, come ha potuto constatare la nipote, e le bollette teoricamente insolute, che si riferiscono  a un periodo compreso fra fine 2018 e giugno 2019, contengono presunte autoletture,  effettuato  da una donna  deceduta. Che beffa. Tra l’altro chi ha stipulato il contratto finto  era anche in possesso della carta di identità della signora e davvero non sappiamo come ne siano venute in possesso. Constatiamo però che gli anziani sono le vittime preferite di questi raggiri e con l’avvento del mercato libero, a luglio 2020, temiamo che le cose siano destinate a peggiorare sempre più”. Blue Energy ha risposto alle contestazioni inviate dall’ufficio legale dell’Adico spiegando che i contratti vengono stipulati da una società esterna e annunciando di aver risolto il contratto con la stessa società. Naturalmente ha bloccato anche l’azione del recupero crediti. “Speriamo che le aziende si dotino di un codice di comportamento che deve essere seguito dai venditori appartenenti spesso a ditte esterne – conclude Garofolini -.  Noi per quanto ci è possibile vigileremo per tutelare gli interessi soprattutto delle persone più fragili, ovvero gli anziani”.

Una risposta

  1. Va bene ai contratti via mail, ma dovrebbe essere obbligatorio trasmettere il cartaceo con tutte le clausole in evidenza entro 30 gg (o altro tempo congruo) dalla stipulazione telefonica.

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