VENEZIA. “I veneziani vittime di quel grande bluff chiamato Mo.se non devono essere lasciati soli. Attendiamo che il governo decreti lo stato di emergenza e stanzi i fondi per i rimborsi a cittadini e imprese. Consigliamo alle “vittime” dell’acqua alta di fotografare i danni subiti. Le procedure per gli indennizzi, sul cui stanziamento siamo certi, dovranno essere semplici, snelle e rapide”. Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, non ha dubbi. Le istituzioni non possono ignorare ciò che è successo nella città storica e devono sostenere le spese che in tanti dovranno affrontare per sistemare i disastri provocati da questa calamità. “Inutile ricordare come la situazione di ieri sia figlia di una politica inadeguata – prosegue Garofolini – che ha deciso di investire su un progetto, il Mo.Se, che è servito solo come mangiatoia per troppa gente. Su questo punto ormai concordiamo tutti, anche chi a suo tempo era favorevole a quelle paratie anti acqua alta che di fatto stanno creando solo problemi al fragilissimo ecosistema della laguna. Come presidente di una associazione dei consumatori, dunque, ora il mio interesse è che i cittadini vengano rimborsati. E, in questo senso, pretendiamo che la metodologia dell’indennizzo sia trasparente e facile. Soprattutto chiediamo che i soldi vengano stanziati subito e che i danneggiati non siano costretti ad attendere anni prima di veder soddisfatte le proprie pretese . I veneziani sono stati presi in giro in tutti questi anni da chi ha sostenuto la necessità del Mose, l’emblema di un grande fallimento per il nostro territorio. Ora è giunto il momento di mostrare ai cittadini che le istituzioni non intendono abbandonarli”.
5 risposte
Oltre alla richiesta di risarcimento nella speranza di tempi rapidi propongo una causa a chi ha gestito prima e a chi gestisce ora il mose per non averlo messo in funzione per tempo. È ora che chi si è appropriato ingiustamente di soldi pubblici li restituisca, anche se ci volessero anni.
Sono d’accordo con lei.
Gianluca Codognato
uff. stampa Adico
Peccato che di vemeziani me siano rimasti molto pochi!!!!!
Dall’acqua travolta
dal mare tradita,
ancora una volta
Venezia è ferita.
Sei sola Venezia !
Dall’acqua distrutta.
Sei sola Venezia !
Nessuno ti aiuta.
Ne’ promessa o parola
risana il tuo cuore
ne’ mano ti consola
tuo solo è il dolore.
Oh, mia città
urla il tuo pianto
alla triste realtà
che ha distrutto l’ incanto.
Ma l’alba è vicina,
il giorno ti vuole,
sii forte Regina
che arrivera’ il sole.
La luce del giorno
ti regala certezza
è sempre un gran dono
la tua eterna bellezza. ❤
Un bellissimo omaggio alla nostra splendida città. Grazie.