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IVA SULLA TIA, ARRIVANO 19 ASSEGNI PER ALTRETTANTI SOCI ADICO . IL RIMBORSO PIU’ ALTO E’ SUPERIORE AI 500 EURO. GAROFOLINI: “GRANDE VITTORIA, ORA ATTENDIAMO GLI ALTRI PAGAMENTI”

MESTRE. L’assegno più alto contiene una cifra di tutto rispetto, superiore ai 500 euro, riservati a una socia mestrina. . Gli altri contemplano quasi tutti importi superiori ai 100 euro. Sono 19 gli assegni emessi da Veritas la scorsa settimana a favore di altrettanti soci dell’Adico che hanno aderito all’iniziativa dell’associazione per recuperare l’iva sulla tariffa di igiene ambientale (tia) pagata ingiustamente fra il 2000 e il 2010. Ma, seguendo questo percorso, anche gli altri cittadini (circa 200) che si sono affidati all’associazione dei consumatori presieduta da Carlo Garofolini, vedranno soddisfatta la loro richiesta nell’ambito di una battaglia annosa, cominciata nel 2009 e giunta ora a una conclusione più che lieta per i soci dell’Adico. I pagamenti sono stati intimati a Veritas dal Giudice di Pace di Venezia che ha così accolto i ricorsi per decreto ingiuntivo dei singoli soci che hanno deciso di proseguire tramite l’associazione la loro legittima richiesta di rimborso. “La procedura – spiega Garofolini – è stata avviata in maniera graduale con la presentazione di alcuni ricorsi “pilota” che hanno avuto esito favorevole. Da lì, sempre tramite un nostro espertissimo consulente,  abbiamo cominciato a presentare a blocchi i decreti per tutti i 200 soci che ne hanno fatto richiesta. Ora sono arrivati i primi 19 assegni e non possiamo che esserne più che orgogliosi perché non abbiamo mollato mai e abbiamo sempre creduto di poter ottenere giustizia in questa difficile battaglia pur di fronte allo scetticismo generale. L’iniziativa, completamente gratuita per i soci, sta portando i risultati che ci attendevamo”.

Ricordiamo che l’Iva sulla tariffa di igiene ambientale (tia, appunto) era stata ingiustamente pagata dagli utenti veneziani fra il 2000 e il 2010. Tenendo conto che il diritto alla restituzione si prescrive in dieci anni, chi dovesse fare ora richiesta di rimborso, senza aver bloccato prima la prescrizione stessa, potrebbe ottenere “solo” le somme ingiustamente pagate da luglio 2009 a tutto il 2010. Importi molto limitati. Ben diverso è il discorso per quelli che avevano presentato la richiesta di rimborso fra la fine del 2009 e il 2012. Loro, infatti, possono ottenere il rimborso di somme molto più importanti. “Invitiamo queste persone a rivolgersi alla nostra associazione – conclude Garofolini – per vedere finalmente soddisfatto la loro legittima richiesta”. La segreteria dell’Adico è aperta dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19 (telefono 041-5349637).

2 risposte

  1. Molto bene, ma al solito chi non ha (troppo spesso giustamente) avuto fiducia nella giustizia italiana non vedrà nulla!
    Se uno ha diritto a qualcosa non si capisce perché debba essere necessario fare richieste, ricorsi o cause: mi pare che democrazia e stato di diritto siano ben lontani da noi

    1. Salve, sono totalmente d’accordo. Noi comunque abbiamo deciso di proseguire con le nostre azioni, proprio perché non è giusto lasciare perdere e rassegnarsi e siamo orgogliosi del risultato ottenuto.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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