Finiti i festeggiamenti si torna a lavorare per programmare il 2019. Per aziende e partite IVA, però, gennaio sarà un mese abbastanza gravoso sotto il punto di vista fiscale: tante le scadenze da rispettare e da cerchiare con la matita rossa sul calendario. Per le imprese c’è anche una novità importante: dal 1 gennaio 2019 è entrata in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica: l’emissione, la trasmissione e la conservazione della fattura sarà solo in via digitale. Dal 2 gennaio iniziano le scadenze fiscali vere e proprie, a cominciare dall’adempimento dell’IVA per gli acquisti effettuati e registrati nel mese di dicembre 2018. Fino al 31 gennaio le PMI e i liberi professionisti avranno un’agenda fitta di impegni fiscali con scadenze da rispettare.
Appuntamenti fiscali di gennaio 2018 per le PMI e partite IVA
- 1 gennaio 2019. Non è una vera e propria scadenza fiscale, ma si tratta di una novità importante che le PMI devono conoscere: dal 1 gennaio scatta l’obbligo della fatturazione elettronica. Sono esonerati dalla fattura digitale solamente le partite IVA e coloro che lavorano con regime forfettario.
- 2 gennaio 2019. Primo giorno lavorativo del 2019 e prima scadenza fiscale per le partite IVA. Gli enti non commerciali e gli agricoltori esonerati dovranno liquidare l’IVA e versare l’imposta sul valore aggiunto per gli acquisti intracomunitari registrati a dicembre 2018.
- 15, 16 e 17 gennaio 2019. Tre giorni di fuoco per PMI e partite IVA. Come accade ogni mese, nei giorni centrali le aziende devono svolgere il loro ruolo di sostituto d’imposta versando i contributi da lavoro dipendente all’INPS, le imposte sui premi di produttività e l’IRPEF. Inoltre, le imprese avranno l’obbligo di comunicare la fatturazione IVA differita relativa ai beni spediti e consegnati a dicembre 2018.
- 22 gennaio 2019. Ultimo giorno utile per il versamento del contributo alla PREVINDAPI per le piccole e media aziende industriali.
- 25 gennaio 2019. Scadenza fiscale importante per i contribuenti IVA mensili e trimestrali: dovranno comunicare gli elenchi trimestrali Intrastat relativi alla cessione di servizi effettuati nel mese di dicembre.
- 26 gennaio. Per le partite IVA che non hanno versato l’acconto IVArelativo al 2018 (scadenza 27 dicembre 2018) c’è la possibilità di rimediare versando l’imposta con l’aggiunta di una piccola mora.
- 31 gennaio. Anche l’ultimo giorno del mese sarà fitto di impegni fiscali a partire dal versamento del Bollo auto e moto fino ad arrivare agli elenchi Intra-12.
- Fonte: QuiFinanza.it