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TORNANO A MESTRE I VENDITORI DI RILEVATORI DI GAS, LE “VITTIME” SONO ANZIANI ULTRAOTTANTENNI MA ANCHE GIOVANI STUDENTI STRANIERI. I DISPOSITIVI VALGONO POCHE DECINE DI EURO MA VENGONO PROPOSTI A 299 EURO L’UNO

MESTRE. I “clienti” preferiti continuano a essere loro, le persone anziane possibilmente ultraottantenni. Ma fra le “prede” ci sono anche giovani inquiline straniere, come segnalato dal proprietario di una casa a Marghera nella quale sono ospitate due studentesse cinesi. Insomma, come succede ormai periodicamente, i venditori porta a porta di rilevatori di gas sono tornati all’attacco nella zona di Mestre e di Marghera, dopo un periodo di stallo. In questo caso la società, come sempre di Brescia, si chiama Rep.Sicur.Gas, mentre qualche anno fa la denominazione era prima Tu.gas. poi Sos.gas. Il prodotto proposto, però, è sempre lo stesso: un dispositivo “contro intossicazioni ed esplosioni causate da perdite di gas”, che gli esperti del settore definiscono praticamente inutile e che viene venduto alla cifra spropositata di 299 euro l’uno (mentre su internet lo si può acquistare con qualche decina di euro). Sono tre le segnalazioni pervenute all’Adico nelle ultime due settimane. Due riguardano altrettanti anziani, una donna del 1934 e una ultranovantenne, e poi, come detto, due ragazze cinesi. In tutti e tre i casi, secondo i racconti delle “vittime”, i venditori hanno apposto una comunicazione all’interno di condomini nei quali erano già programmati altri reali interventi (soprattutto relativi ai contatori o alle caldaie) ingenerando confusione fra gli inquilini. Dopo di che i venditori hanno bussato alla porta dei possibili clienti e alle persone più “indifese” hanno piazzato uno o più rilevatori (due, nel caso dell’anziana del 1934) da 299 euro ciascuno. “Rispetto a qualche anno fa – commenta Carlo Garofolini – si sono fatti molto più attenti, anche in seguito alle nostre numerose denunce mediatiche. In particolare una volta dicevano che il rilevatore fosse obbligatorio, ora scrivono chiaramente che non è così. In più, e questo ci lascia davvero perplessi, nel contratto, scritto con carattere praticamente illeggibili, si dice che i venditori possono registrare a livello audio la conversazione con i clienti, per dimostrare in questo modo che non hanno imbrogliato nessuno. Alla fine, però, i contratti li fanno solo a persone molto anziane, puntando su un argomento, le fuoriuscite di gas, che desta grande preoccupazione proprio fra chi ha un’età avanzata. Come abbiamo visto, però, nell’acquisto sono state coinvolte anche due studentesse cinesi, ignare ovviamente di cosa stessero comprando. “Naturalmente la vendita dei dispositivi non può essere definita una truffa vera e propria – continua Garofolini – perchè il contratto esiste e viene firmato dai diretti interessati. Ma il prodotto non vale assolutamente il prezzo al quale viene venduto e non ha l’utilità che viene ostentata. E’ possibile recedere entro 14 giorni dalla firma secondo le modalità specificate dalla stessa azienda nel contratto. Qualche anno fa, però, molte persone che hanno effettuato il recesso non hanno ottenuto indietro i soldi se non dopo il nostro intervento. Chi dovesse avere bisogno di assistenza può contattarci allo 041-5349637 dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19”.

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