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Tranello del catalogo, fra le ‘vittime’ anche una anziana veronese non vedente. Contratto annullato grazie all’intervento dell’adico

VERONA. Non esistono più remore per quei venditori porta a porta che mettono in atto l’ormai diffusissimo tranello del catalogo. Questa volta la vicenda si è concretizzata nel Veronese e la vittima, oltre a essere come di consueto molto anziana, è anche non vedente. Un elemento che nessun venditore può ignorare soprattutto nell’ambito di una offerta commerciale dalle modalità molto poco trasparenti. Fortunatamente nella vicenda è intervenuto il vicino di casa della pensionata cieca il quale ha contattato l’Adico facendo annullare nell’immediato il simil-contratto, anche se si era arrivati oltre ai 14 giorni concessi, e donando all’anziana un po’ di quella tranquillità smarrita nei giorni successivi alla visita del venditore.

L’episodio ricalca in pieno quelli più volte descritti dalla nostra associazione, che nell’ultimo anno è intervenuta con un successo pressoché totale per far annullare decine di “pesudo-contratti” presentati ai clienti come semplici cataloghi o depliant ma rivelatesi alla fine impegni di spesa molto sostanziosi (solitamente fra i 2 mila e 500 e i 6 mila euro) per l’acquisto solitamente di materassi e arredamenti per la casa.

Il venditore ha suonato a casa della donna, che si trovava sola in casa, ha aperto confidando nelle buone maniere dell’interlocutore il quale, dopo aver spiegato tutto a voce, le ha fatto siglare il solito contratto. Quando se n’è andato, la donna è stata assalita dai dubbi e così alle continue telefonate ricevute nei giorni successivi dai responsabili dell’azienda, con sede nel Padovano, non ha mai risposto. Per non farci mancare nulla in questa vicenda emblematica, il venditore porta a porta, evidentemente scocciato dal comportamento della donna, le ha posto sul portone di casa un foglio pseudo minaccioso, annunciandole possibili azioni legali. Naturalmente la donna, essendo cieca, non lo ha letto cosa che invece ha fatto un vicino di casa che l’ha avvertita e, in accordo con la pensionata veronese, ha chiesto l’aiuto dell’Adico.

“Il nostro ufficio legale ha subito scritto all’azienda – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione di via Volturno a Mestre -contestando sia la modalità scorretta di vendita, come di consueto, sia la circostanza più odiosa, ovvero che la ‘vittima’ era, oltre che molto anziana, anche cieca. Il contratto è stato annullato immediatamente ma resta l’amaro in bocca per una vicenda che evidenzia come, per vendere, molte persone non guardino in faccia a nessuno, anzi. Si predilige il coinvolgimento delle persone più deboli. In due anni i casi seguiti dall’Adico sono ormai circa 200. Nelle ultime settimane riceviamo almeno tre chiamate al giorno da parte di persone vittime dei venditori porta a porta. Fortunatamente con il nostro intervento il 99% dei contratti firmati oltre i 14 giorni concessi per il recesso vengono annullati”.

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