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NON PAGA LA PENULTIMA RATA DA 224 EURO A CAUSA DI UN PROBLEMA CON LA BANCA, IL RECUPERO CREDITI GLI CHIEDE 7 MILA EURO. PANETTIERE VENEZIANO CHIEDE AIUTO ALL’ ADICO

Ha saltato una sola rata, la penultima. E non per colpa sua, ma per un problema con la propria banca. Una sola cambiale di 224 euro non onorata, niente di più. Eppure ora M.V., 54 enne panettiere di Favaro (Venezia), dovrebbe sborsare, secondo le intenzioni del recupero crediti che da agosto scorso lo contatta in media tre volte al giorno, 7 mila euro sull’unghia, conseguenza diretta di quel mancato pagamento. L’artigiano – esausto anche per il tono aggressivo con cui quotidianamente riceve l’intimazione del versamento -, si è rivolto ora allo sportello debiti e crediti  dell’Adico, più che mai intenzionato a chiudere la vicenda una volta per tutte, ma non certo pagando 7 mila euro. Questa la storia. L’uomo 4 anni fa si era rivolto alla finanziaria Agos chiedendo un prestito di 14 mila euro per l’acquisto di una vettura. Dopo aver pagato qualche rata da 120 euro l’una, sono sopraggiunte inaspettate difficoltà economiche che hanno reso impossibile onorare il debito totale. A questo punto Agos, tramite la società di recupero crediti, ha concordato un piano a “saldo e stralcio”, concedendo di ridurre il debito a 8.960 euro, da pagare con cambiali mensili da 224 euro. “Fortunatamente – spiega l’uomo – per una vicenda familiare ci è stato accordato un piccolo assegno sociale da 225 euro depositati ogni mese in una banca di Marghera. In questo modo abbiamo potuto onorare la cambiale di 224 euro. Tranne a gennaio 2016, quando per mancanza di disponibilità il contributo non è arrivato e quella rata, che era la penultima, non è stata pagata. La mia banca non mi ha avvertito e io solo per un caso fortuito sono venuto a saperlo, dopo però qualche mese”. Risultato? Da agosto dello scorso anno il recupero crediti intima al panettiere di Favaro il pagamento di 7 mila euro. 5 mila corrispondenti allo “sconto” ottenuto con il “saldo e stralcio” più 2 mila di interessi. “Al di là dell’insistenza con la quale vengono chiesti questi soldi – spiega Carlo Garofolini, ufficio legale dell’Adico – la cosa incredibile è che Agos sarebbe disponibile a chiudere la vicenda con il pagamento della cambiale mancante invece il recupero crediti vuole i 7 mila euro. Tra l’altro nel contratto non era mai stato specificato che nel caso del mancato pagamento di una cambiale sarebbe scattata questa penalizzazione. Tramite il nostro ufficio legale chiediamo che la faccenda venga chiusa solo con il pagamento della rata mancante”. Sono moltissime, intanto, le persone che si rivolgono all’Adico per problemi con i finanziamenti. “Il nostro consiglio – conclude il presidente dell’associazione – è quello di evitare se possibile di chiedere prestiti. Il rischio è quello di entrare in una spirale da cui si fa fatica ad uscire. In ogni caso, Adico segue con successo molte persone inguaiate con banche e finanziarie. Grazie al nostro intervento siamo riusciti a risolvere situazioni davvero ingarbugliate”.

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