Non solo caro-bollette, anche i prezzi del carburante fanno le bizze. Il focus su Mestre

MESTRE. Mentre siamo tutti impegnati ad affrontare i rincari delle bollette, cosa sta succedendo ai prezzi del carburante? La risposta, purtroppo, conferma la solita sensazione: nei distributori di benzina e gasolio prosegue imperterrita una speculazione che non sembra esaurirsi mai. Ancora una volta, per sostenere la tesi, ci affidiamo al monitoraggio dell’associazione Equagiustizia, che ci segnala periodicamente cosa succede con i prezzi alla pompa. Come si può vedere nella tabella che pubblichiamo qui sotto, le oscillazioni del carburante non sono proporzionali a quelle del barile. Basti guardare i prezzi registrati il 14 e il 15 febbraio in un distributore di Mestre. A San Valentino la “verde” veniva 1,759 con prezzo al barile di 95,46 euro. Il giorno dopo (ieri), la benzina è cresciuta a 1,769 eppure il petrolio si vendeva a meno, 92,16 euro. “Il trend che ci segnala il gruppo è emblematico – commenta Carlo Garofolini, presidente di Adico – e non possiamo che essere d’accordo con loro: queste speculazioni sono inaccettabili e intollerabili. E’ ora che il governo intervenga sui prezzi, oltre che eliminando alcune assurde accise che insistono sul costo finale del carburante”. La tabella che riportiamo parla e si commenta da sola. Il monitoraggio è stato effettuato in un benzinaio di Mestre dal gruppo Equagiustizia. La quale rileva anche come a distanza di alcune centinaia di metri si possano riscontrare differenze di prezzi al litro anche molto rilevanti.

Il trend dei prezzi del carburante e del costo del petrolio analizzato dall’associazione Equagiustizia a Mestre