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ODISSEA PER IL BAGAGLIO SMARRITO, VOLOTEA OFFRE 30 EURO DI RIMBORSO A DUE NEO-PENSIONATI MESTRINI. GAROFOLINI: “PROPOSTA RIDICOLA”

MESTRE. Quanto può valere in termini economici un rimborso per due giorni di vacanza rovinata, cinque ore di macchina non programmate, 17 euro di parcheggio “obbligato” e un’altra ora di attesa in aeroporto? Per Volotea il valore è presto detto: 30 euro in tutto. E’ questa, infatti, la cifra offerta dalla compagnia aerea low cost a V.C., 64 neopensionato mestrino, e a sua moglie, vittime di grandi disagi causati dallo smarrimento di un bagaglio fondamentale per trascorrere la giornata nella spiaggia di Porto Empedocle. I due coniugi, dopo aver ricevuto la proposta (irricevibile), hanno deciso di rivolgersi allo sportello “vacanza informata” di Adico per valutare eventuali azioni contro Volotea.

Questa la vicenda. I due neo-pensionati sono partiti alle 7.15 dello scorso 10 giugno dal Marco Polo di Tessera, direzione Catania, con lo scopo di trasferirsi poi a Porto Empedocle, distante circa due ore e mezza di auto. Una volta giunti allo scalo catanese e dopo una lunga attesa, ecco la brutta notizia: la valigia con vari capi d’abbigliamento e tutti i vestiti da mare non era stata imbarcata nella stiva ed era rimasta a Venezia. I due pensionati, con un diavolo per capello seppur rassicurati dagli operatori di Volotea, sono andati comunque a Porto Empedocle con l’auto a noleggio in attesa di notizie sul proprio bagaglio. In effetti la compagnia aerea alle 8 del giorno seguente ha contattato i due coniugi per avvertirli che la loro valigia era arrivata a Catania. E qui è scattato l’ “l’inghippo”. Infatti, come spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “i nostri soci sono tornati a Catania, che dista circa 200 chilometri da Porto Empedocle, hanno speso  17 euro di parcheggio, hanno atteso un’ora per la consegna della valigia, che fra l’altro era ammaccata, hanno pranzato e poi sono ritornati a Porto Empedocle, dove sono arrivati alle 17.30 circa. In pratica, viste anche le cinque ore di viaggio per recuperare il bagaglio, hanno perso due giorni di vacanza, dato che in quella valigia c’era tutto l’occorrente per la spiaggia”. Dopo varie richieste, Volotea ha formulato la sua proposta di rimborso: 30 euro in tutto. Una cifra “irrisoria ma più che altro ridicola – commenta Garofolini -. Questo atteggiamento ci lascia attoniti, soprattutto da parte di una compagnia che è già stata chiamata in causa diverse volte per disservizi di vario genere e disagi creati ai propri passeggeri. Ora valutiamo eventuali azioni augurandoci che nel frattempo Volotea formuli una nuova, seria proposta, che quantomeno copra tutte le spese affrontate dei due coniugi per una colpa imputabile solo alla compagnia aerea”.

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