Altri due rimborsi da parte di Alitalia a una coppia veronese che lo scorso 9 aprile si trovava sul volo AZ0788, partito alle 13.30 dall’aeroporto Marco Polo di Tessera direzione Tokyo ma rientrato poco dopo all’aeroporto di Fiumicino, perché la compagnia italiana non aveva chiesto il permesso di sorvolo del territorio ucraino.
Come già successo a un altro passeggero mestrino, Alessandro Carlin, anche la coppia scaligera è riuscita tramite l’Adico a ottenere 600 euro a testa di rimborso, dopo che la nostra associazione aveva presentato diffida nei confronti della compagnia di bandiera per contestare i gravi disservizi registrati su quel volo. In pratica, a causa della mancata richiesta del permesso di sorvolo sul territorio Ucraino, l’aereo con circa 200 passeggeri a bordo è dovuto tornare a Roma e dopo un’ora è ripartito per il Giappone, accumulando sei ore di ritardo.
Adico ha contestato il prolungamento improvviso e senza spiegazioni del viaggio di sei ore, ma anche per lo stato di apprensione e ansia sopportato dai passeggeri. Alitalia ha accolto le richieste, rimborsando i nostri associati.
“Chi viaggia si trova spesso di fronte a disagi e a disservizi che creano il più delle volte problemi di natura economica – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico di Venezia – In questi casi il cittadino tante volte è convinto di avere le mani legate e che non ci sia nulla da fare. Invece, come dimostra questa vicenda, i mezzi per ottenere giustizia ci sono e devono essere attuati”. In tale contesto, Adico invita i viaggiatori e i vacanzieri vittime di disagi e disservizi, a rivolgersi al proprio Sportello Vacanza Informata per beneficiare di un filo diretto con un legale esperto in materia. In più è possibile scaricare dal sito il vademecum dei diritti del passeggero nei principali casi di disservizio aeroportuale.
