Nel 2022 si sono strofinati le mani, rallegrandosi per quell’offerta a prezzo bloccato siglata l’anno prima e capace di contenere l’impennata vertiginosa dei prezzi. Ora, però, sono molti gli utenti che devono fare i conti con la scadenza del contratto di luce e gas e con le nuove proposte decisamente meno vantaggiose formulate dal proprio fornitore. Insomma, per molte famiglie “protette” l’anno scorso da promozioni firmate nel 2021 e rivelatesi poi salvifiche per il portafoglio, si prospetta ora un impetuoso ritorno alla realtà, che si tradurrà nel 2023 in un vero e proprio salasso rispetto all’anno prima. In linea di massima, prendendo ad esempio solo il gas, un nucleo “tipo” pagherà circa 800 euro in più rispetto all’anno precedente. Motivo, ovviamente, la nuova tariffa per i consumi al metro cubo del gas che nei nuovi contratti sarà decisamente più alta rispetto a quello del 2021. Quanto più alta, dipenderà dalla compagnia a cui ci si affida.
Ma riavvolgiamo il nastro per capire meglio cosa sta succedendo.
“Molte famiglie nel 2022 non hanno minimamente risentito del caro-energia che, com’è noto, ha travolto la maggior parte degli utenti con prezzi più che raddoppiati – – spiegano dall’Adico -. Questi nuclei “protetti”, infatti, hanno avuto la fortuna di siglare un’ offerta a tariffa bloccata nel 2021. Nel 2022, dunque, hanno pagato bollette in linea con l’anno precedente mettendo fra l’altro in crisi molte aziende che mai e poi mai si sarebbero immaginate di andare totalmente in perdita a causa dell’inflazione. E’ noto che il governo Draghi a fine estate è intervenuto imponendo ai fornitori il cambio unilaterale dei contratti in essere se peggiorativi per l’utente. Questo fino al 30 aprile 2023. Nell’anno nuovo, però, molti contratti sono venuti a scadenza e le aziende hanno dunque inviato le nuove proposte. Per il gas si è passati da un prezzo oscillante fra 0,70 euro e 1,5 al metro-cubo del 2021 a 2,3/2,5 euro. Un vero e proprio salasso. Sta andando un po’ meglio a chi ha l’offerta ancora valida e può contare sul prezzo bloccato almeno fino a fine aprile. Dopo, però, queste famiglie dovranno rivedere i propri bilanci perché la fattura di luce e gas sarà molto più salata. A meno che non arrivino notizie davvero positive sul fronte dei costi energetici cosa anche possibile ma non probabile. Intanto è meglio mettersi il cuore in pace e rassegnarsi a immergersi nell’insidioso mondo del caro-bollette che lo scorso anno ha devastato i bilanci di molti, troppi utenti”.
