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Offerte revocate e costi gonfiati, l’Autority multa alcuni fornitori di luce e gas dopo le denunce di Adico

Mestre. Lo stavamo segnalando da settimane. Nel nostro sito, sui giornali, direttamente a voce nel caso di soci ospitati in sede. E ora, grazie anche alle nostre denunce, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, è intervenuta con una tirata d’orecchie generale e alcune sanzioni utili soprattutto come deterrente. Il problema, com’è noto a molti, è quello della cessazione unilaterale dei contratti troppo onerosi per le aziende, quelli solitamente siglati prima della bolla inflazionistica che ha determinato lo spaventoso caro-bollette del 2022. Ma, anche, la variazione sempre unilaterale dei contratti stessi, intervento che non è consentito fino al 30 aprile 2023 grazie a una norma contenuta nel decreto Aiuti bis. E i prezzi gonfiati con cui alcuni fornitori hanno di fatto raggirato i propri clienti.

“Questo provvedimento – commenta il presidente di Adico, Carlo Garofolini – mostra ancora una volta anche ai più scettici quanto importante sia, oltre alla tutela individuale, la pressione che le associazioni come la nostra svolgono nei confronti, in questo caso, delle aziende di fornitura, che possono essere dei giganti come la tedesca E-on. Chiunque abbia letto gli articoli nel nostro sito, oppure i servizi sui quotidiani, come le due pagine pubblicate di recente dal Corriere del Veneto proprio su questo argomento e prima delle sanzioni, capirà l’importanza delle nostre segnalazioni e delle nostre denunce”.

Secondo quanto riportato dai giornali, l’autorità ha avviato quattro procedimenti istruttori – e altrettanti sub-procedimenti cautelari – nei confronti delle società Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti, fornitrici di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero. Inoltre ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società: A2A Energia, Acea Energia, Agsm Energia, Alleanza Luce & Gas, Alperia, Amgas, Argos, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi. Ad altre 25 società fornitrici di energia elettrica e gas naturale è stata inviata una richiesta di informazioni per acquisire copia di eventuali comunicazioni “contra legem” mandate ai consumatori, a partire dal 1 maggio 2022, relative alle modifiche unilaterali delle condizioni economiche di fornitura o anche alla rinegoziazione/sostituzione/aggiornamento applicate dopo il 10 agosto 2022.

6 risposte

  1. Grazie per il lavoro che fate, ma mi chiedo: serviranno davvero queste “tirate di orecchie”? Sono cliente Dolomiti, ho ricevuto effettivamente una proposta di modifica unilaterale a luglio di quest’anno, che mi avvisava dell’aumento delle tariffe a partire da novembre. Stando a quanto dice Agcom questo aumento dovrebbe essere illeggittimo, ma scommetterei che verrà applicato senza nessun problema. Cosa si può fare per far valere la legge, considerato che come al solito le sanzioni sono ridicole?

    1. Salve Alvise, le multe fanno solletico, è vero, però, ormai da tempo, le aziende sanno che non possono fare esattamente ciò che vogliono (anche se spesso ci provano) perché noi li (associazioni e utenti) li osserviamo e, nel caso, denunciamo all’autorità ma anche ai media, come già fatto, il loro comportamento.
      Come ho scritto sopra, è Davide contro Golia. Ma, ricordiamoci, Davide alla fin fine ha vinto!
      Grazie per l’intervento, un saluto.
      Gianluca Codognato – uff.stampa Adico

  2. Buongiorno. Chiedo scusa, ma non capisco perchè l’Autorità Garante stia “chiedendo informazioni” ai fornitori di energia che hanno aumentato le loro tariffe, se non potevano apportare modifiche fino al 30 aprile 2023. Se tutti hanno aumentato i prezzi (e ciò è lampante), cosa c’è da accertare?

    1. Salve signora Nadia, l’Autorità ha multato le aziende che erano state denunciate per questi comportamenti da associazioni come la nostra e dagli utenti, molte altre non si sono mosse così e hanno rispettato la norma del decreto aiuti, per altre ancora si sta indagando perché evidentemente non ci sono denunce di comportamenti scorretti nei loro confronti.
      Credo comunque che il messaggio sia chiaro: attenzione, fornitori, che vi teniamo d’occhio e non potete fare tutto ciò che volete. LO so, stiamo parlando di Davide contro Golia, ma ricordiamoci che poi Davide ha vinto! 🙂
      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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