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Palestre chiuse? Il cliente ha diritto al rimborso. I consigli di Adico

Chissà se questa estate ci sarà o meno la prova costume. La cosa certa è che in molti la eviteranno volentieri, dato che, con le palestre chiuse (e anche i parchi, a dire il vero) non è facile scolpire il corpo in modo dignitoso. Resta il fatto che in molti hanno già pagato un abbonamento annuale oppure hanno sborsato i soldi per uno o più mesi, proprio quelli in cui sono cominciate le restrizioni per l’emergenza CoronaVirus. Come fare per recuperare quanto versato? In tanti ce lo chiedono, soprattutto ora che si intravede una fase 2 ma non per le palestre. E’ chiaro che qui ci troviamo di fronte a un evento che definire “eccezionale e imprevedibile” parrebbe riduttivo. Ciò non toglie, però, che seguendo il codice civile non vi sono dubbi sui diritti del cliente. L’articolo 1.463 (impossibilità totale) recita infatti così: “nei contratti con prestazioni corrispettive la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell’indebito”. Insomma, ho fatto un abbonamento ma non lo uso per cause a me estranee quindi ho diritto al rimborso. “la questione sarebbe semplicissima se non fossimo di fronte a una emergenza mai vista prima – commenta Carlo Garofolini -. Ciò significa che per i titolari delle palestre i soldi degli abbonamenti rappresentano forse l’unico modo per non fallire. E’ quindi presumibile che la prima risposta a una richiesta di rimborso sia negativa. Di solito vengono proposte scelte alternative ma il codice civile parla chiaro a meno che non intervenga un decreto governativo che dica altre cose. Se la struttura rifiuta la richiesta, consigliamo di contattarci per far intervenire il nostro ufficio legale”.

10 risposte

  1. Ma ad esempio la mia palestra ha chiuso il 1 Marzo, io ho un abbonamento fino a Dicembre. Nel caso in cui la palestra dovesse aprire a Settembre, avrei diritto soltanto al rimborso per il periodo che va dal 1 Marzo a Settembre, giusto?

    1. Salve, direi proprio di sì. E già bisognerà “lottare” per avere il rimborso del periodo marzo settembre.
      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  2. La mia palestra propone congelamento dei 4 mesi di credito abbonamento residui da utilizzarsi non si quando e in che modalità. Un mese lo stiamo scalando con lezioni in streaming ma avendo pessima ricezione non è possibile per me continuare cosi. È un mio diritto chiedere il rimborso? O un eventuale voucher non nominativo da cedere a terzi?

    1. Salve, purtroppo nel caos creato dall’emergenza Coronavirus alcune realtà stanno interpretando a modo loro come gestire la questione abbonamenti. In tempi normali il cittadini di fronte alla chiusura forzata della palestra avrebbe dovuto pretendere il rimborso. Naturalmente qui ci troviamo in una situazione assolutamente straordinaria ma secondo la nostra lettura in ogni caso deve essere previsto il rimborso anche se la struttura può di certo proporre soluzioni alternative come appunto il prolungamento gratuito dell’abbonamento. Non ci sono regole specifiche per le palestre (mentre ad esempio le agenzie di viaggio possono proporre voucher ai clienti ma anche in questo caso se uno non può utilizzare il voucher deve aver diritto al rimborso. Ma sembra cha qualcuno questo non l’abbia capito). Per concludere: lei pretenda il rimborso, magari scrivendo una raccomandata a/r oppure una mail (meglio Pec se possibile). In caso di diniego ci contatti allo 041-5349637 (dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19).

      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  3. La mia palestra, nel primo lockdown non ha rimborsato i soldi degli abbonamenti e non ha congelato nulla perciò chi, come me aveva appena fatto un abbonamento di più mesi, ha regalato centinaia di euro e ha dovuto rifare l’abbonamento alla riapertura. Con la chiusura di ottobre, situazione simile, abbonamento di più mesi fresco di pochi giorni ma la palestra prometteva congelamento. Ora la palestra ha chiuso definitivamente e non rimborsa le quote. Il cliente avrebbe diritto a richiedere il rimborso?

    1. SAlve, in questo momento non ho in sede gli avvocati e non riesco a rintracciarli. Siccome è una questione molto specifica non vorrei rispnderle in modo scorretto anche se il mio timore è che avendo chiuso sia impossibile ottenere nulla (poi dipende dalla motivazione delle chiusura ma temo sia un fallimento…). Ma domani la aggiorno meglio.
      Intanto una saluto.
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  4. Lo scorso anno a settembre ho rinnovato il mio abbonamento in palestra per 9 mesi (due ingressi a settimana di chinesiterapia). Ho scelto un periodo così lungo perchè sapevo che la titolare era in difficoltà economiche e volevo in qualche modo darle una mano.
    Poco dopo, quando le palestre hanno dovuto interrompere le attività causa Covid, la mia palestra ha organizzato delle lezioni on-line. Due lezioni on-line equivalevano ad una in presenza. Ho provato a seguire le lezioni on-line che però si tenevano in orari diversi da quelli in presenza creandomi dei problemi col lavoro; inoltre, non potendo essere seguiti da remoto come in presenza e non potendo usare gli attrezzi (TRX, Macchine Multistazione, cyclette, panche, spalliere) ho interrotto le lezioni on-line anche perchè non stavo traendo benefici.
    Non appena la palestra ha riaperto i battenti, ho ripreso a frequentarla due volte a settimana, ora però la titolare ha deciso di chiudere definitivamente l’attività, perchè i mesi di chiusura l’hanno messa in ginocchio ed inoltre è anziana. Sino ad ora ho fruito di 39 ingressi sui 72 ingressi pagati, nella migliore riuscirò a usare altri 8 ingressi prima della chiusura. La palestra infatti è aperta solo due giorni a settimana, quindi è impossibile aumentare la frequenza.
    Oggi ho chiesto informazioni riguardo al rimborso alla titolare che mi ha risposto che al più posso prendermi della attrezzatura. Per me questa non è una soluzione perchè non avrei lo spazio dove metterla e francamente nemmeno mi interessa allenarmi da casa. Purtroppo ho bisogno di essere seguita da un fisioterapista che mi corregga nella postura. Io sarei disposta anche ad accettare un rimborso rateale, ma non vedo apertura.
    Cosa posso fare?
    Tra l’altro non sono la sola in questa condizione.
    Grazie

    1. Salve, la questione è un po’ articolata, visto che c’è anche una chiusura di mezzo. La invito a contattarci allo 041-5349637 (dal lunedì al venerdì con orario 9-13 ed 15-19).
      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  5. Salve, io ho un problema, io e un altra ragazza (non so quanti altri della vecchia palestra) abbiamo sottoscritto un abbonamento ad una palestra X.
    Il mio abbonamento annuale è venuto 400 euro e l ho sottoscritto il giorno 1/2/2022 mentre la ragazza il 13/06/2022 mentre lei lo ha sottoscritto per 4 mesi a 200 euro…
    Verso la fine di luglio la palestra X, capitanata da due soci, dice di dividersi in due palestra Y e Z… Y rimane nello stesso luogo di X cambiando solo nome mentre Y cambia zona…
    Ora, il problema sorge sul fatto che nessuno dei due voglia farci proseguire l’abbonamento dei mesi che noi ABBIAMO PAGATO…
    Uno ha proposto di pagare un 12 mesi e ce ne ridava a me +7 e alla mia amica +2 1/2 cioè i mesi che ci mancavano dalla loro chiusura cosa che non ci aggrada visto che non ci fidiamo più visto la fregatura….
    Abbiamo richiesto il rimborso dei nostri mesi mancanti ma non ce li vogliono dare, dicendo che è una a.s.d che abbiamo pagato una tassa associativa(quando nel mio bonifico con tanto di loro e mio IBAN risulta come causale abbonamento 12 mesi e no tassa associativa) e quindi non ci spettano quei soldi e che quei soldi non esistono più in quanto essendo una a.s.d. e a detta loro hanno dichiarato fallimento, a noi non hanno detto nulla, quei soldi non esistono più.
    Cosa posso fare?
    Scusate del disturbo

    1. Ciao, ho visionato la tua mail assieme al legale, ci sono dei punti che non tornano nel senso che sarebbero da approfondire. In linea di massima sappiamo per esperienza che potrebbe diventare anti-economico iniziare una battaglia nei confronti di queste associazioni viste le cifre in ballo. Si rischia oltretutto di perdere un sacco di tempo senza risultati tenendo presente che l’unica strada per contestare sarebbe quella di una diffida legale, con la quale non è detto si raggiunga il risultato sperato. In ogni caso, se vuole ci contatti allo 041-5349637 (chieda di Gianluca, che sono io, l’ufficio stampa sono per lo più al pomeriggio dalle 15 alle 19) visto che dal vivo si riesce a inquadrare meglio la vicenda. Non scartate la possibilità di accettare la loro proposta che può risultare un buon compromesso.
      Un saluto
      Gianluca Codognato
      uff stampa Adico

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